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20:54 giovedì 4 dicembre 2025
Lily Allen distribuirà il suo nuovo album anche in delle chiavette usb a forma di plug anale Un riferimento a "Pussy Palace", canzone più chiacchierata di West End Girl, in cui racconta come ha scoperto i tradimenti dell'ex marito, l'attore David Harbour.
Dario Vitale lascia Versace, appena nove mesi dopo esserne diventato direttore creativo Era stato nominato chief creative officer del brand, appena acquisito dal gruppo Prada, a marzo di quest'anno.
L’unica tappa italiana del tour di Rosalìa sarà a Milano, il 25 marzo Sono uscite le date del tour di Lux: partirà il 16 marzo 2026 da Lione e si chiuderà il 3 settembre a Portorico.
Secondo una ricerca, l’inasprimento delle leggi sull’immigrazione in Europa sta facendo aumentare e arricchire i trafficanti di essere umani Il Mixed Migration Centre ha pubblicato un ampio studio in cui dimostra che le politiche anti immigrazione stanno solo aggravando il problema che avrebbero dovuto risolvere.
Fontaines D.C., Kneecap e molti altri musicisti hanno fondato un’alleanza di artisti per contrastare l’estrema destra Si chiama Together e ha già indetto una grande manifestazione per il 28 marzo a Londra.
C’è un’azienda che sta lavorando a un farmaco simile all’Ozempic per far dimagrire i gatti in sovrappeso Una casa farmaceutica sta sperimentando un impianto a rilascio costante di GLP-1 per aiutare i gatti obesi.
Paul Thomas Anderson ha rivelato i suoi film preferiti del 2025 e ha detto che non è affatto vero che questo è stato un pessimo anno per il cinema Secondo il regista, ci sono diversi film (oltre il suo Una battaglia dopo l'altra) usciti quest'anno di cui dovremmo essere molto contenti.
L’ansia da Spotify Wrapped è talmente grave che migliaia di persone hanno creduto a una bufala su una versione modificabile disponibile a pagamento Evidentemente, quella di scoprire di avere dei brutti gusti musicali scorrendo il proprio Wrapped è una paura più diffusa di quanto ci si immagini.

Chi sono i transumanisti?

Un po' di cose da sapere su Essere una macchina e sul suo autore Mark O'Connell, che sarà ospite a Studio in Triennale 2018.

di Studio
16 Novembre 2018

Pubblicato in inglese nel 2017 con il titolo To Be a Machine e nel 2018 in Italia da Adelphi, Essere una macchina  è il lungo resoconto narrativo che Mark O’Connell, giornalista e critico irlandese ha scritto intorno al movimento transumanista. Forse ne avete sentito parlare, ma più probabilmente no: il transumanesimo è un movimento culturale-filosofico, che ha trovato il suo naturale terreno di cultura tra i guru di Silicon Valley, che si pone come obiettivo il superamento dei limiti biologici del corpo umano attraverso la tecnologia. Esso si traduce quindi sostanzialmente in una pratica di ricerca che dovrebbe portarci verso la cosiddetta “condizione postumana”, cioè fino anche all’immortalità. Il libro di O’Connell, che abbiamo segnalato tra i libri del mese di settembre, grazie a una voce ben calibrata, riesce a tenersi in bilico tra la sincera curiosità per il pensiero e il lavoro dei transumanisti e il naturale sbigottimento del profano di fronte alle vertiginose prospettive a cui essi aspirano: rinascite post-ibernazioni e upload del cervello, tanto per citarne un paio.  Parleremo con O’Connell di questo e di altro a Studio in Triennale 2018, qui sotto intanto abbiamo preparato una piccola rassegna per arrivare all’incontro con qualche informazione in più.

“To Be a Machine by Mark O’Connell review – solving the problem of death”The Guardian

«O’Connell è un osservatore altamente scettico, talvolta inorridito, spesso divertito, ma ci ricorda spesso che questo non è il semplice racconto di una frangia di strani ed eccentrici. Persone molto ricche e influenti hanno a che fare con alcuni aspetti del transumanesimo, e i suoi reportage messi insieme ci forniscono un commentario sulla fede sinistra e arrogante nella tecnologia  che irradia Silicon Valley», dice tra le  altre cose questa recensione del Guardian.

“Mark O’Connell Doesn’t Want to Be a Cyborg: The Millions Interview”The Millions

In questa lunga intervista di The Millions, O’Connell dice tra le altre cose che, nonostante abbia 80 anni, Don DeLillo è lo scrittore che più ha saputo immaginare gli effetti distopici della tecnologia e quello che ha letto durante la stesura del libro.

“The Disembodied”Slate

E qui, infatti, recensisce su Slate Zero K, l’ultimo libro del grande scrittore americano, che per inciso parla proprio di criogenesi e immortalità.

“Why You Should Read W. G. Sebald”The New Yorker

In questo vecchio articolo del 2011 pubblicato sul New Yorker consigliava invece di leggere Sebald in occasione del decimo anniversario della morte di quello che lui stesso definisce «l’autore che ha maggiormente trasformato la letteratura contemporanea».

“The Deliberate Awfulness of Social Media”The New Yorker

Nella sua ultima recensione per il New Yorker, invece, recensisce uno dei libri di cui si sta più parlando negli ultimi mesi, ovvero New Dark Age: Technology and the End of the Future di James Bridle, che definisce «uno dei libri più inquietanti e illuminanti che abbia mai letto su internet».

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