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01:45 giovedì 20 novembre 2025
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.
Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.
La nuova tendenza nell’industria del beauty è vendere prodotti di bellezza anche a bambine di 3 anni Da anni si parla di Sephora Kids, ma adesso ci sono storie che riguardano bambine addirittura più piccole.
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.

The New Republic rinascerà grazie al co-fondatore di Facebook?

21 Maggio 2012

Chris Hughes è stato compagno di stanza di Mark Zuckerberg a Harvard. Ha visto nascere Facebook (TheFacebook, come si chiamava all’epoca) e l’ha co-fondato, diventando presto miliardario. Lo scorso marzo Hughes ha acquistato The New Republic, storico mensile di Washington che è stato per decenni nella gazzetta di politici e intellettuali statunitensi e che negli ultimi anni, però, ha vissuto una grande crisi dovuta all’ascesa del web e la crisi della carta. L’affare di Hughes ha portato sicuramente nuove risorse economiche alla rivista ma sembra destinato a fare rinascere la testata, ripensandola dalle sue fondamenta.

Innanzitutto Hughes, che da marzo è stato direttore, oltreché editore del mensile, ha assunto Kristopher Foer come nuovo direttore. Una scelta studiata: Foer ha già ricoperto con successo quel ruolo per cinque anni, prima di abbandonarlo due anni fa. Il suo “ripescaggio”, ha spiegato il fondatore di Facebook al New York Times, mira a dare una guida forte alla rivista che deve recuperare terreno nei confronti della concorrenza. Soprattutto, ha spiegato il neo-editore, a gioielli giornalistici statunitensi come il New YorkerNew York e Bloomberg Businessweek.

«Voglio che tutti, da Michael Bloomberg a Zadie Smith e Sheryl Sandberg leggano The New Republic» ha dichiarato al quotidiano newyorchese.

Per farlo, ovviamente, ci vorranno risorse, e quelle di certo non mancheranno: Hughes e la sua squadra stanno già lavorando a un nuovo sito internet, l’apertura di una sede a New York e il raddoppio dello staff redazionale (da 15 persone a 30). Il suo investimento sulla storica testata americana, ha detto, è a lungo termine, quindi non è necessario diventare subito profittevoli. La nuova fase del TNR sarà lunga, ma Hughes è sicuro sarà un successo.

(Leggi l’articolo intero su NYTimes.com)

Immagine: Chris Hughes e la sua rivista (via Capital New York)

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