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19:44 martedì 11 novembre 2025
Le aziende di Big Tech stanno investendo nella creazione di neonati “di design”, cioè geneticamente modificati I miliardari della Silicon Valley hanno deciso che quello di cui l'umanità ha bisogno è una formula per creare “neonati potenziati”.
Secondo il presidente della COP30 i Paesi ricchi dovrebbero tutti prendere lezioni di ambientalismo dalla Cina André Corrêa do Lago ha detto che la Cina, uno dei tre maggiori inquinatori al mondo, è l'esempio che il resto del mondo dovrebbe seguire.
Prima di essere scarcerato, Sarkozy si è vantato su Instagram di tutte le lettere che stava ricevendo in carcere Un reel sull'Instagram dell'ex Presidente mostra le tante lettere, regali e cartoline inviategli dai sostenitori. Lui ha promesso che risponderà a tutti.
I giurati del Booker Prize hanno detto di aver premiato Nella carne di David Szalay perché «non abbiamo mai letto niente del genere» Già pubblicato in Italia da Adelphi, il romanzo di Szalay si conferma così, ancora una volta, uno dei libri dell'anno.
Dopo il flop di Megalopolis, Francis Ford Coppola è così indebitato che ha dovuto mettere in vendita la sua isola caraibica privata Dopo un orologio da un milione di dollari, Coppola è stato costretto a rinunciare anche all'isola caraibica di Coral Caye, suo ritiro estivo.
Si è scoperto che il Fedora Man, l’elegantissimo uomo fotografato il giorno della rapina al Louvre, è un 15enne che si veste sempre elegantissimo Non un giornalista né un detective né un cosplayer né un buontempone: Elias Garzon Delvaux è solo un ragazzo a cui piace vestire elegante e visitare musei.
Lo scandalo che ha portato alle dimissioni dei capi della Bbc ricorda molto la trama di The Newsroom 2 di Aaron Sorkin Il video manipolato di un discorso di Donald Trump ha portato alle dimissioni del direttore generale Tim Davie e della Head of News Deborah Turness.
Alla COP30 non ci saranno i leader di Stati Uniti, Cina e India, cioè dei tre Paesi che inquinano di più al mondo Alla Conferenza sul clima di Belém, in Brasile non ci saranno né Trump né Xi né Modi: la loro assenza, ovviamente, è un messaggio politico.

Tutta l’arte di un uovo

Un libro edito da Taschen racconta l’uovo dal punto di vista artistico e da quello storico-culinario, a metà tra archivio iconografico e ricettario.

di Studio
13 Febbraio 2023

L’uovo è al tempo stesso l’ingrediente di una quantità incalcolabile di ricette e l’alimento più semplice, veloce ed economico da cucinare in assoluto. Ma l’uovo è anche, in virtù del suo significato biologico, una delle più potenti e usate metafore visive nell’arte. Da questo presupposto parte un’affascinante monografia edita da Taschen e curata dal magazine The Gourmand, la rivista inglese diretta da David Lane che racconta il cibo e lo fotografa come nessun’altra, e che esce come primo volume di una vera e propria collana della rivista pubblicata dalla storica casa editrice. «Le uova sono dappertutto» si legge nell’introduzione che racconta quanto la rappresentazione dell’uovo sia antica (un affresco romano pare sia la prima testimonianza) e importante. Appare la famosa Pala di Brera di Piero Della Francesca (esposta alla Pinacoteca omonima), del 1472, considerato un grande saggio prospettico e al cui centro, proprio in funziona prospettica oltre che simbolica, appeso a un filo che scende dal soffitto a volta, c’è un uovo di struzzo che aleggia sul gruppo umano composto da Madonna, Bambino e santi assortiti.

Le “opere” che seguono sono un’appassionante collezione d’arte monotematica, tra cui vale la pena citare le stranianti nature morte di Cedric Morris, un bellissimo Man Ray con conchiglia più uova, le uova pop di Andy Warhol e quelle di Urs Fischer, un Magritte e un Dalì, uno dopo l’altro. Non si sa se di opera d’arte (o di performance) si possa parlare, ma si ricorda poi la storia già mezza dimenticata, pur essendo recentissima, come succede sempre alle storie dell’era digitale, del World Record Egg, la stock photo di un uovo su sfondo bianca postata nel 2019 dal creativo pubblicitario inglese Chris Godfrey da un account creato ad hoc, che fino a prima della vittoria della Coppa del mondo dell’Argentina è stato il post Instagram con più like della storia (56,1 milioni). Leggendo si finisce per ossessionarsi con la perfezione estetica delle forme, ma c’è spazio anche per soddisfare altri sensi oltre a quello della vista. La corposa seconda parte del libro affronta infatti la grande varietà di pietanze che si basano sull’uovo. Tralasciando tutti i piatti, o persino i cocktail, in cui l’uovo partecipa in piccola o grande parte (carbonara, nizzarda o quiche lorraine, più ovviamente un’infinità di dolci), il vero purista amerà soffermarsi sulle ricette “semplici”, cercando di valutare, come spesso succede parlando di uova in famiglia, su quale sia la sua preferita. L’occhio di bue o l’uovo sodo? L’omelette o l’uovo in camicia? Se ne potrebbe parlare per ore. Continuando a leggere salgono intanto ricordi ancestrali di zabaioni preparati dalla nonna e, chiuso il libro, quella è la prima cosa che si vorrebbe andare a preparare.

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