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The Brutalist rischia di perdere degli Oscar a causa dell’AI

Gli enormi sforzi (anche economici) di A2A per distribuire The Brutalist negli Stati Uniti e portarlo agli Oscar, potrebbero andare in fumo per colpa di un’intervista al montatore del film, Dávid Jancsó. Nella lunga intervista, pubblicata su RedShark News, Jancsó ha parlato del film dal punto di vista tecnico, spiegando, tra le altre cose, come è stato girarlo nel formato panoramico Vistavision. La parte problematica è quella in cui il montatore spiega di aver utilizzato l’intelligenza artificiale. Nello specifico, Jancsó racconta di aver utilizzato Midjourney per creare alcuni edifici (poi ridisegnati da un artista) e Respeecher, un programma di AI vocale, per “aggiustare” l’ungherese di Adrien Brody (e state pensando anche voi che forse sarebbe stato il caso di usare questo programma anche per sistemare lo spagnolo di Selena Gomez in Emilia Perez, beh, il fatto curioso è che, a quanto pare, come si legge su World of Reel, è stato usato anche lì).

L’intervista a Jancsó non è stata accolta molto bene, soprattutto dagli addetti ai lavori. Oltre a sollevare le solite questioni etiche relative all’autorialità, al furto di opere utilizzare per “educare” le intelligenze e al rischio di sostituire il lavoro creativo umano con quello artificiale, l’utilizzo dell’AI in un film come The Brutalist ha generato delle riflessioni sugli Oscar che, secondo le previsioni, potrebbe vincere. È giusto premiare un film, lodato soprattutto per la sua “monumentalità”, se non è totalmente frutto del lavoro umano? E soprattutto, è giusto premiare un attore se una parte così importante del suo lavoro è stata modificata? È tristemente ironico, nota un utente che ha commentato l’intervista sul sito di RedShark, che il film diretto da Brady Corbet parli proprio di un artista in difficoltà (all’inizio il protagonista interpretato da Adrien Brody vive in povertà e non riesce a trovare lavoro) la cui vita cambia completamente quando viene scelto per disegnare un edificio. In Italia il film verrà distribuito da Universal Pictures International Italia e arriverà nelle sale il 6 febbraio.