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13:35 venerdì 7 novembre 2025
Nel nuovo album di Rosalia c’è una canzone in italiano dedicata a San Francesco e Santa Chiara Si intitola "Mio Cristo Piange Diamanti", che lei definisce «la sua versione di un'aria», cantata in un perfetto italiano.
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.
Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.

La Thailandia ha depenalizzato la cannabis, ma il turismo della cannabis l’ha fatta pentire

I casi di "turisti" che vanno e vengono dalla Thailandia a scopo di contrabbando sono aumentati a tal punto da costringere le autorità a intervenire.

22 Maggio 2025

Nel 2022 la Thailandia è stata il primo Paese in Asia a depenalizzare la cannabis, decisione che ha fatto molto bene all’agricoltura locale e creato migliaia di negozi. Nel giorno della legalizzazione sono stati rilasciati più di tremila detenuti accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. Già alla fine del 2022, l’industria della cannabis aveva raggiunto un valore di 28 miliardi di baht thailandesi (728 milioni di euro). Tre anni dopo, però, la legalizzazione sta mostrando anche dei lati negativi: oltre all’insorgere di dipendenze a causa della scarsa regolamentazione, che di fatto ha reso la droga più accessibile ai minori, negli ultimi mesi si è registrato un vertiginoso aumento nei casi di turisti che tentano di contrabbandare la droga fuori dal Paese (possiamo dire che i turisti rovinano sempre tutto?).

Ora le autorità thailandesi stanno lavorando per inasprire le normative sulla vendita e limitarne l’uso a scopi terapeutici e non più ricreativi (com’è invece adesso: a Bangkok, ad esempio, nei bar e nei locali abbondano i menù a base di cannabis). Difficile trovare un accordo: il partito di governo Pheu Thai, che vorrebbe rendere nuovamente illegale la cannabis, si è scontrato con la forte opposizione del suo partner nella coalizione, il partito Bhumjaithai guidato da Anutin Charnvirakul, l’ex ministro della Salute che aveva sostenuto la depenalizzazione.

L’attuale ministro della Salute, Somsak Thepsutin, ha dichiarato in una conferenza stampa che le autorità intendono introdurre nuove normative nelle prossime settimane per rafforzare il controllo sulla vendita della cannabis, tra cui l’obbligo per i negozi di venderla solo a clienti muniti di prescrizione medica. Intanto, i funzionari aeroportuali hanno dichiarato di aver intensificato i controlli per individuare tentativi di contrabbando.

Secondo quanto riportato da Euronews, dall’estate scorsa oltre 50 cittadini britannici sono stati arrestati in Thailandia per aver tentato di contrabbandare cannabis fuori dal Paese. A marzo, le autorità dell’immigrazione e la polizia hanno dichiarato di aver sequestrato 22 valigie contenenti un totale di 375 chilogrammi di cannabis e di aver arrestato 13 stranieri, per lo più cittadini britannici, all’aeroporto internazionale dell’isola di Samui. Secondo le autorità thailandesi, i sospettati erano stati assunti per recarsi in Thailandia come turisti; una volta arrivati a Samui si sarebbero sistemati nell’alloggio indicato in attesa di ricevere le valigie con la cannabis. A quel punto avrebbero dovuto viaggiare da Samui a Singapore e da lì tornare nel Regno Unito, dove sarebbero stati pagati circa 2000 euro.

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