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12:23 giovedì 18 settembre 2025
Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso per dei commenti di Kimmel su Charlie Kirk, commenti che però lui non ha mai fatto Il presentatore non tornerà in onda fino «a data da destinarsi», per una decisione di Abc/Disney veramente difficile da spiegare e capire.
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.

La scena techno di Berlino è diventata patrimonio Unesco

14 Marzo 2024

Il 13 marzo l’Unesco ha annunciato di aver aggiunto sei nuove voci alla lista dei beni del patrimonio culturale immateriale tedesco, lo strumento attraverso cui l’istituzione si occupa di preservare «la ricchezza di conoscenze e competenze che vengono trasmesse da una generazione all’altra» in tutte le parti del mondo: tra queste ora c’è anche la scena techno di Berlino. 

Come riportato da Dw, l’inserimento della techno berlinese nella lista è stato accolto come un grande traguardo per la comunità che da anni si riunisce nei famosi club della capitale, primo fra tutti il Berghain (che come raccontavamo qui, già nel 2016 era stato riconosciuto come istituzione culturale dalla legge tedesca), e che, soprattutto in seguito alle chiusure legate alle pandemia, chiedeva un maggiore sostegno da parte delle istituzioni. Come spiega Lutz Leichsenring di Clubcommision, l’organizzazione che dal 2001 si occupa di sostenere i club e di proteggere la scena berlinese, il riconoscimento da parte dell’Unesco rappresenta «un punto di svolta per i produttori techno, gli artisti, i gestori dei club e gli organizzatori di eventi di Berlino». 

Insieme al canto tradizionale della città di Finsterwalde, al sidro di mele di Viez, all’attività di alpinismo in Sassonia, alla festa bavarese conosciuta come Kirchseeon Perchtenlauf e agli arazzi della regione dell’Assia, la musica techno si aggiunge quindi alle altre 150 forme d’espressione culturale che la Germania si impegna a difendere e proteggere. «Che si tratti di sottocultura o di artigianato tradizionale, tutto questo fa parte della ricchezza del nostro Paese» ha dichiarato allo Spiegel Claudia Roth, ministra della Cultura del governo federale tedesco. 

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