Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.
Tarantino ha detto che Truffaut era un dilettante della regia
Nel numero di Sight & Sound in uscita a settembre c’è un’intervista a Quentin Tarantino in cui vengono riprese e discusse diverse opinioni che il regista ha espresso nel suo Video Archives Podcast, il podcast a tema cinema che produce e conduce assieme a Roger Avary. Tarantino è noto per le sue posizioni radicali su film e registi, posizioni che non perde occasione per rendere note al pubblico. In Video Archives Podcast c’è un episodio in particolare, come riporta Indiewire, in cui il regista si concentra sul cinema di François Truffaut: «Più o meno, penso di Truffaut quello che penso di Ed Wood. Credo fosse un dilettante molto appassionato e molto imbranato», questo quello che Tarantino pensa di uno dei protagonisti della Nouvelle Vague e maestro del cinema del Novecento.
Tarantino ha anche spiegato la sua posizione attraverso un paragone tra i film di Claude Chabrol e quelli di Truffaut. «I thriller di Chabrol [non è la prima volta che Tarantino si concentra sui thriller di Truffaut, un genere nel quale sembra trovarlo particolarmente inetto, ndr] sono nettamente superiori a quegli orrendi film Truffaut-Hitchcock, quelli li trovo davvero terribili». Consapevole di aver trattato questo argomento già altre volte, Tarantino ha ammesso anche di non essere un fan di Truffaut. Ma, per dimostrare la sua imparzialità sulla questione, ha avuto la gentilezza di salvare almeno un film tra tutti quelli da lui diretti: Adele H. – Una storia d’amore a detta di Tarantino è l’eccezione che conferma la sua regola sul cinema di Truffaut.
L’argomento Truffaut appassiona Tarantino al punto che costringe anche i suoi personaggi a parlarne. Male, ovviamente. Nel suo romanzo C’era una volta a Hollywood, infatti, ci sono capitoli interi dedicati alle opinioni di Cliff Booth – il personaggio che nel film di cui il libro è una specie di spin off era interpretato da Brad Pitt – sui 400 colpi e Jules e Jim. «Il primo, I 400 colpi, lo lasciò freddo. La metà delle cose che faceva quel ragazzino non le capiva proprio. […] Cliff pensò anche che i due tristi babbei di Jules e Jim fossero due gran rompicoglioni». Tarantino ha detto più volte che i gusti cinematografici di Cliff non corrispondono necessariamente ai suoi ma, in questo caso, tra il regista e il suo personaggio sembra esserci una certa armonia.

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.