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C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Anche Quentin Tarantino ha ceduto al fascino di Barbenheimer

24 Luglio 2023

Non ci sarebbe da stupirsi, visto che nell’ultimo fine settimana negli Stati Uniti non si è parlato né si è fatto altro. Però ci si immagina che Quentin Tarantino sia una delle poche persone sulla faccia della Terra che per vedere un film non deve mettersi in fila, comprare il biglietto, cercare la seggiola giusta. Ci si immagina che Quentin Tarantino venga invitato ad anteprime private, proiezioni d’élite in cui a vedere il film sono lui e il/la regista dello stesso, ansiosi di conoscere l’opinione dell’illustre collega non appena cominciano a scorrere i titoli di coda. E invece, oggi abbiamo scoperto che Quentin Tarantino ha visto Barbie Oppenheimer come l’uomo qualunque. È andato in un cinema di Westwood, quartiere nella parte ovest di Los Angeles, a vedere il film di Christopher Nolan. È uscito, ha attraversato la strada, è entrato in un cinema di fronte a quello dal quale era appena uscito – meglio sostenere due sale invece di una, con i tempi che corrono – ha comprato i biglietti per Barbie ed è andato a veder pure quello.

Non è tecnicamente una double feature (si definisce così una coppia di film visti uno dopo l’altro, nella stessa sala, nella stessa proiezione) ma ci si avvicina molto. Ed è la conferma che il nessuno è immune al potere attrattivo del Barbenheimer. Non lo è Tarantino e nemmeno Tom Cruise, che pure lui ha detto di aver visto entrambi i film nello stesso giorno. Cosa per niente scontata, considerando che fino a poco prima dell’uscita nelle sale di Mission: Impossible, di Barbie e di Oppenheimer pare che Cruise fosse molto incazzato per il rifiuto dei distributori nordamericani di riservare tutte le sale Imax disponibili negli Stati Uniti e in Canada al suo film.

«Quest’estate è piena di film stupendi da vedere al cinema. […] Ho in programma una double feature che non potrebbe essere più esplosiva o più rosa», ha scritto Cruise su Twitter, annunciando al mondo i suoi piani per il fine settimana. «Venerdì vedrò Oppenheimer e sabato Barbie». Chissà se lui e Tarantino, nella scelta relativa a quale film vedere per primo, si sono fatti aiutare dall’apposito quiz del New York Times. Di sicuro, c’è che anche loro hanno partecipato all’estate che probabilmente salverà il cinema da un anno che rischiava di essere il più disastroso della storia recente: i quasi 380 milioni incassati da Barbie nel primo fine settimana di programmazione, uniti ai 174 milioni incassati da Oppenheimer, confermano che questa è davvero l’estate dei blockbuster.

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