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La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

I creatori del legal fake di Supreme sono stati condannati per frode

06 Luglio 2021

Ci sono voluti 5 anni di processi legali per riconoscere che il brand Supreme Italia non era che una copia di Supreme. Quello vero è stato fondato a New York 27 anni, quello finto invece nel 2015, a Barletta, con vestiti prodotti nelle stesse fabbriche dalle quali prima uscivano le magliette di Monella Vagabonda e Miss Ribellina, le stesse dove iniziò il fenomeno delle falsificazioni di Boy London e di Pyrex. Messi a confronto, i modelli sono uguali, con stesso nome e box del logo rosso. A tutti gli effetti, non infrangono le leggi delle proprietà intellettuali: sono legal fake, nascono cioè quando un’azienda registra un marchio in un Paese prima del marchio originale, copiandone poi i prodotti. Dal momento che Supreme ha sempre puntato alla vendita limitata, con un paio di punti nel mondo e registrando solo il marchio negli Stati Uniti, per Supreme Italia è stato facile registrarlo in Paesi come San Marino, Italia, Spagna, conquistando poi il mercato asiatico, come la Cina.

Negli scorsi giorni però un giudice inglese ha dichiarato a tutti gli effetti le attività dei creatori di Supreme Italia, padre e figlio, fraudolente, specificando che si è trattato dell’operazione di contraffazione «più sfacciata, offensiva e disonesta» che avesse mai visto. Il processo si è tenuto nel Regno Unito perché l’azienda proprietaria di Supreme Italia ha sede a Londra, International Brand Firm, elemento che ha ritardato la pena perché si è trattato di un caso multi-giurisdizionale «forse il più importante degli ultimi anni», aveva scritto Bloomberg. Michele Di Pierro, il fondatore, dovrà scontare una pena di 8 anni, mentre il figlio Marcello, ventiquattrenne, solo 3. Dovranno inoltre pagare a Supreme una multa di 8,7 milioni di dollari.

L’accusa ultima è stata quella di aver sabotato l’immagine del brand originale e di averlo poi plagiato. Michele Di Pierro si è sempre dichiarato innocente dicendo che il marchio (vero) non fosse conosciuto da nessuno in Italia e che loro stessero «portando avanti un progetto completamente diverso da Supreme New York», aveva detto a Nss Magazine. Si tratta di una storia che va avanti dal 2016 quando Supreme Italia aveva debuttato alla collezione Primavera Estate di Pitti Uomo confondendo tutti, convincendo molti che si trattasse del marchio originale. Ricordiamo che anche il Supreme originale era stato accusato a sua volta di plagio dall’artista Barbara Kruger, che negli anni Ottanta aveva creato una targhetta rossa con la scritta bianca in carattere Futura, uguale a quello che sarebbe diventato il box logo di Supreme. Per ripercorrere tutta la storia di Supreme Italia, comunque c’è anche un bellissimo articolo animato di Bloomberg.

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