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Street Writer è un videogioco in cui due scrittori si prendono a botte

Vorreste che il mondo letterario conducesse le sue battaglie all’aperto perché tutti potessero vederle, un po’ come fanno i rapper coi dissing, invece di comunicare segretamente attraverso Stories di instagram passivo-aggressive, post Facebook di falsa adorazione reciproca e ritwittamenti strategici? Da adesso sarà possibile permettere agli scrittori di sfogare ogni tensione repressa facendoli menare a sangue con Street Writer, geniale omaggio letterario al famoso classico della fine degli anni ’80 realizzato dallo scrittore Maxwell Neely-Cohen.

In Street Writer puoi scegliere tra otto autori realmente esistenti: Jia Tolentino, Alexandra Kleeman, Saeed Jones, Chelsea Hodson, Amy Rose Spiegel, Tony Tulathimmute e Arabelle Sicardi. Una volta scelto il tuo avatar da scrittore, puoi impostare la tua battaglia letteraria contro sfondi sacri come il KGB Bar dell’East Village, la libreria usata Housing Works e un’immaginaria “fila di librerie” in cui Greenlight siede di fronte a WORD. «Certo, è davvero strano vedere Tony Tulathimutte sferrare un calcio circolare su Alexandra Kleeman mentre lei tiene un libro in una mano e gli dà un pugno nelle palle con l’altra», sottolinea Jonny Diamond su LitHub. Ma è proprio quello il bello.

L’autore di Echo of the Boom (e redattore di The Believer, nonché grande appassionato di sperimentazioni tecnologiche) ha avuto l’ispirazione durante uno dei tanti pomeriggi passati al KGB Bar: «All’improvviso mi sono accorto di quanto l’arredamento assomigliasse a uno di quei livelli». Continua: «Inizialmente doveva essere una sorpresa da mostrare ai miei amici, quindi l’ho tenuto nascosto per molto tempo, anche dalle persone nel gioco». Neely-Cohen ha iniziato a lavorare al gioco nel 2017 e il lavoro è continuato fino al 2019. «Francamente», commenta Diamond, «l’uscita di questo delizioso diversivo non poteva arrivare in un momento migliore: questa è la comunità letteraria di cui abbiamo bisogno in questo momento, nel mezzo di questo inverno pandemico».