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09:50 martedì 4 novembre 2025
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.
La neo premio Nobel per la pace Maria Corina Machado ha detto che l’intervento militare è l’unico modo per mandare via Maduro La leader dell’opposizione venezuelana sembra così approvare l'iniziativa militare presa dall'amministrazione Trump.
Dopo il caso degli accoltellamenti sul treno, in Inghilterra vorrebbero installare nelle stazioni i metal detector come negli aeroporti Ma la ministra dei Trasporti Heidi Alexander ha già fatto sapere che la cosa renderà «un inferno» la vita dei passeggeri.
La Sagrada Família è diventata la chiesa più alta del mondo Il posizionamento di una parte della torre centrale sopra la navata ha portato l’altezza della chiesa a 162,91 metri superando i 161,53 della guglia della cattedrale di Ulm, in Germania
A giudicare dai nomi coinvolti, Hollywood punta molto sul film di Call of Duty Un veterano dei film bellici e lo showrunner del momento sono i due nomi chiamati a sdoganare definitivamente i videogiochi al cinema.

Storia delle Nike Air Max, che compiono trent’anni

28 Marzo 2017

L’impero Nike, un business da circa 100 miliardi di dollari, si basa soprattutto sull’aria: trent’anni fa, nel 1987, il brand di Beaverton presentava al mondo le Air Max 1, le scarpe running che hanno segnato un’epoca, e almeno una generazione del fashion e delle culture giovanili. Oggi Nike lancia la nuova edizione della saga, le anticipatissime VaporMax, l’ultimo ritrovato della tecnologia delle sneakers, che condividono con gli inizi mitici della saga il dettaglio di design che l’ha resa celebre, la bolla trasparente che mostra il cuscinetto d’aria sotto il tallone.

Le prime Nike a usare una suola piena d’aria furono le Tailwind, messe in commercio nel 1979 dopo che un inventore americano, Frank Rudy, aveva convinto il fondatore Phil Knight ad andare a correre con un prototipo di queste scarpe. Sul finire degli anni Settanta, però, la tecnologia era ancora nascosta: per vedere le prime scarpe con lo swoosh e la bolla d’aria visibile bisogna aspettare altri dieci anni. Le Air Max 1 sono il risultato dell’arrivo di una scheggia impazzita nel quartier generale Nike: Tinker Hatfield era un architetto e non aveva mai lavorato al design di una scarpa in vita sua.

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Hatfield – che inizialmente lavorava al marketing dell’azienda – ispirato dall’architettura del Centre Pompidou progettato da Renzo Piano a Parigi propose di mettere in mostra la piccola bolla d’aria, lasciandola esposta perché entrasse nell’immaginario dei clienti come sinonimo di design avveniristico. Phil Knight e gli altri alla fine acconsentirono, permettendo a Nike di iniziare un cammino che l’avrebbe portata a produrre scarpe con suole sempre più leggere, e con bolle sempre più grandi. Diversamente dalle altre scarpe running del tempo, le Air Max 1 presentavano anche dettagli colorati e molto distinguibili, un altro elemento concorso a creare il loro mito. Per lanciare le nuove sneakers, Nike lanciò una massiccia campagna pubblicitaria imperniata sul famoso spot tv, “Revolution”.

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