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02:15 martedì 4 novembre 2025
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.
La neo premio Nobel per la pace Maria Corina Machado ha detto che l’intervento militare è l’unico modo per mandare via Maduro La leader dell’opposizione venezuelana sembra così approvare l'iniziativa militare presa dall'amministrazione Trump.
Dopo il caso degli accoltellamenti sul treno, in Inghilterra vorrebbero installare nelle stazioni i metal detector come negli aeroporti Ma la ministra dei Trasporti Heidi Alexander ha già fatto sapere che la cosa renderà «un inferno» la vita dei passeggeri.
La Sagrada Família è diventata la chiesa più alta del mondo Il posizionamento di una parte della torre centrale sopra la navata ha portato l’altezza della chiesa a 162,91 metri superando i 161,53 della guglia della cattedrale di Ulm, in Germania
A giudicare dai nomi coinvolti, Hollywood punta molto sul film di Call of Duty Un veterano dei film bellici e lo showrunner del momento sono i due nomi chiamati a sdoganare definitivamente i videogiochi al cinema.

Sportswear 1 Couture 0

26 Giugno 2011

Quando abbiamo smesso di considerare lo sportwear una disciplina estetica  al pari di una collezione di mezza stagione come la cruise? Forse quando l’abc dello sport è stato ripreso a man basse e portato in lode come versione ghetto-fever dei classici completi sartoriali, salvo poi che, passata la sbornia, i bermuda di jersey melange e le maxi t-shirt sono tornati mero spunto della sacca del martedì sera. Eppure alla fine degli show milanesi, dove sono state presentate le collezioni per l’uomo che verrà (e vestirà nella parte torrida del 2012), è venuta voglia di provare nuovi sport. E non smettere di indossarne le divise una volta finito l’allenamento.

Scherma con spade laser. Le armi bianche hanno ancora il potere di far credere possibili i duelli d’onore, dove figure ginniche attraversano la pedana e uccidono con un solo tocco. Leggerezza massima, nobiltà ed eleganza costante: tutti aggettivi che ci si aspetta da Moncler, uno dei pochi brand di Milano ancora in grado di rendere Milano utile, bella e anche un po’ nascosta (basti pensare due stagioni fa il loro show alla piscina Cozzi). Quest’anno però, il duello d’onore, la scherma e gli schermidori che hanno aperto la sfilata, sono stati solo una cornice di partenza. Il resto stava tutto in una paradossale colonna sonora (quella di Star Wars remixata) che accompagnava i modelli durante lo show: al posto del fioretto spade laser (immaginate) e divise bianche ricostruite con inserti di placche metalliche che nascono proprio dalla silhouette delle tute bianche della scherma. È il climax della collezione, dove nero e bianco dovevano mantenersi in pari per non svelare se a vincere fosse il bianco-buono o il nero-cattivo che ha portato piccoli uomini (uno dei cast più freschi visto nella fw) a indossare perfino mantelli-velo. Apocalissi in chiave optical eppure una sfilata desiderio per chi nella space opera vorrebbe un domicilio. Anche stilistico.

Golf mexicali. Polo pied de poule, gilet a losanghe, bermuda con check di rito. Nessuna divisa passa incolume nel trita-collezioni di Miuccia Prada, così quella da classico golfista viene presa e strizzata con molto altro. Sembrano pochi colpi, ma si tratta di un campo da 18 buche, quello che permette di vedere in casa Prada il golfista di stagione (modello ispirazionale che ad ogni anno balza tra le quotazioni del menswear e sport che a detta della stilista “non mi piace”). Aria fresca allora per il golfista del 2012, che con l’istruttore prende ancora lezioni straordinarie di postura e inclinazioni perché é una “ testa calda” e indossa camiciole mezza manica a quadrotto anni Cinquanta con stampa summer (effetto toys di metallo). Mentre le nappine delle stringata maxi borchiata a contrasto sono indispensabili per la valigia perfetta, in saffiano, con un paio di camperos per ogni esigenza. Postilla: le camicie da texano borchiate sono il tocco tenuto sotto controllo rispetto alla divisa da buon disciplinato. Anche quando le mazze sono portate in sacche che hanno il sapore delle Hawaii alla Elvis Presley.

Gym Fonda . Forse farà effetto che a riprodurre il suono sublime della sneakers che bruciano il linoleum non siano le sneakers appunto ma un paio di pantaloni della tuta ultra baggy. Eppure la possibilità di avvertire quella strana sensazione è alta. La collezione estiva di Calvin Klein è multisensoriale: per capirlo basta guardare sfilare lo sportswear all’americana, tra bermuda da jogging e felpe melange. E come ogni buon atleta indoor, la panca per gli addominali diventa l’unica rete a cui appoggiarsi mentre ci si vota al sacro Corpo. Nella sfilata di CK la “panca” sono i tessuti, ricercati fino a risultare troppo “costruiti” rispetto alla pulizia delle linee. Così le canottiere da body building sono in colori vitaminici ma vengono mixate con blouson di maglia intrecciata tipici delle barche “buone” (un altro accenno, preppy, alla americanità sartoriale). Coulisse in vita, bermuda effetto pvc, giallo canarino e trasparenze concesse in extremis: l’ascetismo di Calvin Klein vuole abbattere anche il preconcetto degli omoni palestrati privi di conversazioni senza steroidi. E per farlo ricama nuovi dubbi, quelli per cui le stampe dei blazer sembrano effetti ottici tra tasselli e cubi di Rubik rigorosamente b/n. Elogio allo jogging di Manhattan.

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