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07:54 martedì 4 novembre 2025
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.
La neo premio Nobel per la pace Maria Corina Machado ha detto che l’intervento militare è l’unico modo per mandare via Maduro La leader dell’opposizione venezuelana sembra così approvare l'iniziativa militare presa dall'amministrazione Trump.
Dopo il caso degli accoltellamenti sul treno, in Inghilterra vorrebbero installare nelle stazioni i metal detector come negli aeroporti Ma la ministra dei Trasporti Heidi Alexander ha già fatto sapere che la cosa renderà «un inferno» la vita dei passeggeri.
La Sagrada Família è diventata la chiesa più alta del mondo Il posizionamento di una parte della torre centrale sopra la navata ha portato l’altezza della chiesa a 162,91 metri superando i 161,53 della guglia della cattedrale di Ulm, in Germania
A giudicare dai nomi coinvolti, Hollywood punta molto sul film di Call of Duty Un veterano dei film bellici e lo showrunner del momento sono i due nomi chiamati a sdoganare definitivamente i videogiochi al cinema.

Cos’è la solastalgia e perché colpisce gli abitanti dell’Artico

15 Ottobre 2020

Per gli abitanti dell’Artico le stagioni intermedie sono sempre state un problema: non c’è abbastanza ghiaccio per usare in sicurezza una motoslitta ma c’è troppo ghiaccio nell’acqua per andare in barca. Negli ultimi anni, però, queste stagioni stanno decisamente peggiorando. Mentre in alcuni luoghi il cambiamento climatico può manifestarsi in modalità relativamente innocue, nell’Artico è concreto e pericoloso. Le fluttuazioni improvvise delle precipitazioni e della temperatura sono quasi impossibili da pianificare e mettono a repentaglio le attività e gli spostamenti degli abitanti.

Il danno è anche psicologico. Lo spiega questo articolo del Guardian, che contiene la testimonianza di un Inuit, Neil Kigutaq: «Con un accesso limitato alla terra e all’acqua, le persone con un forte legame con la nostra cultura subiscono gli effetti della depressione stagionale». Questa sensazione di dolore associata a un ambiente in rapida evoluzione ha un nome: solastalgia. È un senso di nostalgia per la propria terra che si prova pur vivendo fisicamente ancora lì, spiega Ashlee Cunsolo, decana degli studi artici e subartici alla Memorial University di St John’s, dove ha lavorato con gli Inuit per esaminare gli impatti mentali, fisici, spirituali ed emotivi della crisi climatica.«Non è necessario andarsene per piangere la perdita della propria casa: a volte l’ambiente cambia così rapidamente intorno a noi che quel lutto esiste già».

Per gli Inuit accia, pesca e raccolta sono anche modi per trasmettere la loro cultura, i loro valori e le loro abilità da una generazione all’altra: la crisi climatica metta a repentaglio le loro tradizioni. Quando le stagioni intermedie sono indisciplinate, quando la temperatura si abbassa e si alza selvaggiamente nel giro di pochi giorni, nella comunità si respira un senso di disagio: le persone sono consapevoli che qualcosa non va, ma finché non possono nominarlo e parlarne insieme, rimane una tristezza informe. Cunsolo crede che la solastalgia possa aiutare a dare forma a queste preoccupazioni.

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