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Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
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David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.
La Juventus era nello Studio Ovale mentre Trump parlava dei destini del mondo La visita della squadra alla Casa Bianca probabilmente verrà ricordata come una delle scene più surreali della storia del club italiano.
Netflix trasmetterà in streaming TF1, il canale televisivo più seguito in Francia È il primo accordo di questo tipo firmato dalla piattaforma streaming. Non sarà l'ultimo, visti i recenti cambiamenti nella politica aziendale di Netflix.
Nel Regno Unito c’è la moda di andare a farsi le punturine di filler nei bagni pubblici Sempre più persone prendono appuntamento via social per un ritocchino low cost nelle toilette pubbliche, con rischi enormi per la salute.
Nanni Moretti ha raccontato i primi dettagli del suo prossimo film Si intitolerà Succederà questa notte, sarà un adattamento di una raccolta di racconti di Eshkol Nevo e i protagonisti saranno Jasmine Trinca e Louis Garrel.

Perché durante la pandemia ci sembra di sognare di più

30 Aprile 2020

«Esiste una chiara relazione tra l’aumento dello stress e l’impatto sul nostro sonno. Ma molte persone in tutto il mondo stanno sperimentando un nuovo fenomeno: i sogni della pandemia». Quanto spiegato al Guardian da Bobby Duffy, a capo di una ricerca condotta dal King’s College London nel Regno Unito e direttore del Policy Institute della scuola, illumina circa una sensazione che molti di noi stanno provando, ovvero quella di sognare di più e di sognare cose sempre più assurde.

Ma si tratterebbe, appunto, solo di una percezione. Durante la pandemia da Coronavirus, nel raccogliere alcune informazioni “oniriche” molti ricercatori, tra cui il dott. Deirdre Barrett, psicologa clinica ed evoluzionista della Harvard Medical School, hanno spiegato che, nonostante ci sembri di sognare più del solito, in realtà staremmo soltanto ricordando meglio i nostri sogni perché stiamo dormendo di più o più profondamente. «Spesso ci potrebbe capitare anche di dormire nel weekend, o di concederci un pisolino durante il pomeriggio. Tutte cose che, fino a qualche mese fa, tra gite fuori porta e lavoro in ufficio non avremmo mai fatto», ha detto al Guardian. «Il ricordo dei sogni quindi è massimizzato, e anche qualora ci si svegli durante la notte questa sensazione di essere stati sommersi dai sogni permane». Non solo. Poiché la nostra vita è stata ridotta nelle nostre attività, e poiché abbiamo meno stimoli quotidiani, quando sognamo «scaviamo spesso nel nostro passato, il che può risultare una fatica, anche a livello incoscio. E questo non fa altro che aumentare la sensazione di aver sognato di più».

Ma la pandemia influirebbe anche sul contenuto delle nostre elaborazioni notturne. Barrett infatti, che raccoglie e analizza i sogni dei sopravvissuti a eventi traumatici, sta analizzando 4.000 sogni generati durante la pandemia da oltre 2.000 intervistati, evidenziando che «esistono numerosi punti in comune nel modo in cui i nostri sogni rispondono ai traumi. Con chiare associazioni visive, i sogni sono più letterali, come lo furono dopo l’11 settembre, quando la gente sognava la caduta di edifici. Ora invece che la minaccia è pressoché invisibile, la nostra mente lavora costruendo metafore unendole a personaggi o ambientazioni reali». E quindi magari sognamo i colleghi dell’ufficio, magari in situazioni paradossali, a scappare insieme a noi da un gigantesco sciame di insetti. «Perché non abbiamo immagini specifiche su cui concentrarci in questi giorni, e spesso gli insetti sono la cosa che rappresenta meglio il nostro concetto di pandemia».

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