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17:59 giovedì 20 novembre 2025
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.

La stragrande maggioranza dei clienti non sopporta essere disturbata dai commessi

22 Marzo 2018

Uno entra in un negozio, magari un negozio di vestiti, e comincia a guardare qualche capo, quando arriva, puntuale, un commesso molesto che gli chiede come può aiutarlo. Il cliente, poverino, vorrebbe soltanto fare shopping in pace. E invece. Un recente sondaggio conferma quello che già sospettavamo: la maggior parte dei clienti non sopporta di essere disturbata dai commessi mentre fa shopping. La notizia, forse, è che non si tratta di una semplice maggioranza, ma della quasi totalità. Secondo una rilevazione condotta da HRC Retail Advisory su un campione di quasi tremila americani, infatti, ben il 95 per cento di loro farebbe volentieri a meno delle intrusioni dei commessi.

shopping vestiti

Lo studio, riporta Racked, dimostra quanto detestiamo interagire con altri esseri umani, per lo meno quando facciamo shopping. Un altro 85 per cento degli intervistati infatti preferirebbe controllare i prezzi con uno scanner anziché dovere chiedere informazioni a una persona in carne e ossa. Invece l’idea di avere dei camerini tecnologicizzati piace a poche persone: soltanto il 17 per cento degli intervistati si è detto interessato. Una possibile spiegazione, ipotizza l’autrice del pezzo di Racked, Eliza Brooke, è che avere commessi che ci fanno domande ci mette a disagio perché ci fa sentire in dovere di acquistare qualcosa: come se il fatto che ci hanno dedicato un minuto del loro tempo significasse che dobbiamo loro qualcosa.

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