Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Scene bucoliche dal profilo Instagram di un dittatore


Babuske con il velo islamico, bambini grassi con tute acetate, qualche scena bucolica condita con un’estetica tamarra, e tanta, tanta boxe: sono gli ingrendienti del profilo Instagram di Ramzan Kadyrov.
Kadyrov è un tipo particolare: Presidente della Repubblica cecena dal 2007 e considerato “l’uomo di Putin” nella turbolenta regione del Caucaso, è arrivato al potere dopo violente lotte interne. In molti lo accusano di non avere una mano morbida con gli oppositori, per così dire. A Grozny, la capitale della Cecenia, ci sono strade che portano il suo nome, e la città è invasa da una cartellonistica di propaganda dove il suo volto è onnipresente. Ha introdotto leggi ispirate alla sharia islamica, come quella che vieta la vendita di alcolici e quella che ammette la poligamia. Qualche anno fa si diceva che nella sua reggia, quand’era ancora primo ministro, tenesse una tigre e un leone.
Per chi si chiedesse che tipo di foto possa mettere su Instagram un tipo così, ecco qualche chicca.




Ah, non abbiamo trovato nessuna tigre.
Ma, se non altro, c’è un gattino:

(via)

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.