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05:45 lunedì 17 novembre 2025
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.
Nel primo teaser del Diavolo veste Prada 2 si vede già la reunion di Miranda e Andy Le protagoniste salgono insieme sull’ascensore che porta alla redazione di Runway, riprendendo una scena cult del film originale.

Perché a 20 anni dall’11 settembre dobbiamo ancora togliere le scarpe in aeroporto

10 Settembre 2021

Vent’anni dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, chi viaggia in aereo è ancora alle prese con le procedure di sicurezza rinforzate introdotte subito dopo il crollo delle Torri, come la scansione del corpo e l’obbligo di togliersi le scarpe. Protocolli di sicurezza che, come sottolinea Ocr in questo articolo, si sono dimostrati molto efficaci, riuscendo a proteggere aeroporti e aerei da ulteriori attacchi, ma hanno anche reso i viaggi aerei «spiacevoli, nel migliore dei casi». Viene da chiedersi, quando e se mai il problema del Coronavirus potrà considerarsi risolto (ma potremmo mai dire lo stesso del terrorismo?) se dovremo continuare a volare con le mascherine, proprio come è avvenuto per le scarpe (sono pochissime quelle che possiamo tenere). Il motivo per cui le procedure sono rimaste invariate in tutti questi anni, quindi, è semplicemente perché funzionano.

Per quanto riguarda simili procedure però, è possibile che l’evoluzione della tecnologia e quindi dell’intelligenza artificiale consenta al processo dei controlli di sicurezza di diventare più rapido. Magari con scanner avanzati in grado di rilevare armi, sostanze esplosive o componenti elettronici nascosti in scarpe e altre calzature, controlli estesi ai punti di raccolta dei passeggeri e ai parcheggi aeroportuali e extra-aeroportuali, passerelle e tunnel in prossimità dei desk delle partenze e dei biglietti. Un modo per far sì che eventuali problematiche possano essere segnalate prima, rendendo potenzialmente più veloce il superamento del checkpoint di sicurezza finale. I desk self-service e il check-in online, in effetti, sono già in uso con diverse compagnie aeree. Secondo Dana Wheeler, Ceo di Plymouth Rock Technologies intervistata sull’argomento da Ocr, si tratta di un chiaro indicatore che il check-in con il personale è in fase di eliminazione, il che potrebbe accelerare ulteriormente il processo di partenza per i viaggiatori senza comprometterne la sicurezza.

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Di cosa si è parlato questa settimana

Dichiarazioni modificate e interviste inventate, un ben tornato alle care vecchie fake news.

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I miliardari della Silicon Valley sono convinti che Greta Thunberg sia l’Anticristo, per davvero

Soprattutto ne è convinto il loro maschio alfa Peter Thiel, che alla questione ha anche dedicato un ciclo di conferenze. Secondo lui, tutti i mali del mondo sono riassunti nelle parole, opere e missioni di Thunberg.

Le aziende di Big Tech stanno investendo nella creazione di neonati “di design”, cioè geneticamente modificati

I miliardari della Silicon Valley hanno deciso che quello di cui l'umanità ha bisogno è una formula per creare “neonati potenziati”.

La tecnologia ha trasformato l’essere genitori nel mestiere più solitario e ansiogeno di tutti

Nel momento in cui la comunità è stata rimpiazzata da app e device, la genitorialità è diventata missione impossibile e merce preziosissima per le aziende, come racconta la giornalista Amanda Hess nel suo libro Un'altra vita.

Un imprenditore ha speso un milione di dollari per promuovere una collana AI a New York e tutte le sue pubblicità sono state vandalizzate

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