Cose che succedono | Design

Si è scoperto che gli aspirapolvere Roomba condividono foto delle case delle persone

Probabilmente la prima apparizione televisiva di Roomba, l’aspirapolvere autonomo dalla forma rotonda, è quella ai piedi di Jesse in Breaking Bad. Da allora l’elettrodomestico è entrato in milioni di case del mondo, assumendo il ruolo del maggiordomo silenzioso che pulisce casa mentre tu sei troppo occupato a vivere – o, come nel caso di Jesse, distruggere – la tua vita. Ma cosa succede se il maggiordomo inizia a fare delle foto di nascosto di te nell’intimità della tua casa e quelle foto vengono poi divulgate? Secondo quanto riporta DesignTaxi, un recente studio del MIT Technology Review ha confermato che, in effetti, una cosa del genere può succedere. iRobot, la società che produce Roomba, ha infatti dichiarato che alcuni lavoratori venezuelani hanno infranto l’accordo di non divulgazione condividendo tra loro sui social media immagini intime dei clienti, tra cui quelle di una donna seduta sul gabinetto di casa sua.

Ma perché Roomba fa delle foto? Lo spiega DesignTaxi: le foto aiutano «la sua intelligenza artificiale a imparare a identificare correttamente i singoli oggetti. L’aspirapolvere scatta quindi foto del tuo cane, del cestino della spazzatura, delle lampade e di qualsiasi altra cosa ci sia nella tua casa per poi mandarle agli umani – spesso lavoratori esternalizzati in Paesi stranieri –incaricati di controllare che le intuizioni di Roomba siano corrette». È un procedimento standard per molte IA, ma spesso chi compra il prodotto finale è all’oscuro di queste procedure. iRobot ha specificato al MIT che il “leak” è avvenuto a causa di un robot ancora in fase di sperimentazione, ma questo tipo di tecnologia solleva «un problema ben più ampio che riguarda tutti gli elettrodomestici e gli strumenti tecnologici a cui permettiamo di entrare nelle nostre case».