Hype ↓
02:11 domenica 14 settembre 2025
Per la prima volta nella storia, nel mondo ci sono più bambini obesi che sottopeso Stando a un report dell'Unicef, oggi un bambini su 10 soffre di obesità, addirittura uno su 5 è in sovrappeso.
Su internet la T-shirt dell’assassino di Charlie Kirk sta andando a ruba, anche a prezzi altissimi Su eBay sono spuntati decine di annunci in cui la maglietta viene venduta a prezzi che arrivano anche a 500 dollari.
In Corea del Nord sono aumentate le condanne a morte per chi guarda film e serie TV straniere Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il regime di Kim Jong-un ora usa anche l'AI per perseguire questo grave crimine.
L’episodio di South Park che prendeva in giro Charlie Kirk è stato “cancellato” La decisione è arrivata dopo le proteste dei conservatori statunitensi, che accusano lo show di aver contribuito al clima d’odio contro Kirk.
La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.
Il video dell’omicidio di una ragazza ucraina a Charlotte, North Carolina, è diventato un’arma di propaganda di tutta la destra mondiale A partire, ovviamente, dal movimento Maga nel Stati Uniti, da Donald Trump in persona, fino all'Italia, a Matteo Salvini.
Le proteste di Bloquons tout in Francia sarebbero partite tutte da un post in un gruppo Telegram Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.

Roma ad agosto è come Cancun

"Cancun", la canzone di Ugo Borghetti e Ketama uscita nel 2017, riassume ancora perfettamente le lunghe estati romane passate al Bar San Calisto.

20 Agosto 2024

«Me bevo quaranta Peroni e piscio sur manifesto daa Raggi / Su quelle scale sognando viaggi / Ma ancora in città appresso a contanti e pacchi», dice Ugo Borghetti in “Cancun”, il brano che meglio racconta il dolce far nulla delle estati romane. Lo dico fin da subito, io sono un romano atipico. Vivo a Milano da sei anni e non tornerei indietro. Ormai questo è il luogo in cui mi sento a casa. Intendiamoci, amo la città dove sono cresciuto, ma non mi sentirete mai dire: «La cosa migliore di Milano è il treno per Roma». Se c’è una cosa, però, per cui provo nostalgia della mia adolescenza romana è il periodo estivo. Luglio e agosto, quando la città si svuota, sono i momenti in cui Roma esprime al meglio la sua bellezza d’animo. Mi capitava spesso di rimanere in città d’estate. Avevo infatti avuto la malaugurata idea di fare il liceo classico.

Andavo malissimo: due debiti ogni estate per quattro anni di fila. Almeno una porzione della bella stagione ero quindi obbligato a passarla a studiare, o almeno a fare finta di farlo per venire incontro alle preoccupazioni di mia madre. Mi svegliavo alle 11, studiavo fino alle 13, pranzavo, riposavo, poi prendevo l’autobus e attraversavo la città per andare al Bar Calisto a Trastevere. Lì passavo pomeriggi interminabili che diventavano sere e poi notti. Il Calisto, all’epoca, era uno strano luogo di incontro di comunità diverse che probabilmente, senza quel locale non avrebbero mai comunicato tra loro. C’erano i vecchi del bar, tra cui spiccavano personaggi leggendari e vecchie glorie della criminalità trasteverina; c’erano i punkabbestia, stesi lì in piazza dalla sera alla mattina con i loro inseparabili cani; c’erano i turisti, che già “infestavano” la zona; c’erano poi tanti ragazzi da tutta Roma che avevano eletto quel luogo a punto di riferimento per le proprie uscite serali e non. In quella piazza e nei vicoli che la circondano viveva quindi una Roma vivace e stimolante.

Non è un caso che da quel contesto sia uscito il collettivo Lovegang 126, sicuramente uno dei prodotti culturali più interessanti che la capitale abbia partorito nell’ultimo decennio. La maggior parte dei componenti del gruppo frequentava il mio stesso liceo, il Virgilio, e, soprattutto, era sempre al Calisto e a Trastevere. Li conoscevo e li percepivo come delle figure che mi rappresentavano, ma non avrei mai pensato che avrebbero potuto fare “successo” anche perché, all’epoca, la percezione che si potesse fare “successo” con il rap non era ancora così tangibile. Mi ricordo il primo concerto del gruppo nel mio liceo occupato nel 2014, insieme ad un altro collettivo destinato a segnare la storia del rap romano: la Dark Polo Gang. Ho memoria di un live che fecero in una specie di sottoscala a Testaccio a cui non potei andare e di cui per settimane i miei amici mi parlarono con entusiasmo. Poi, i primi successi “underground” di Ketama, “Grattachecca”, “Pezzi” e “Nina”, e l’uscita del brano “Tarallucci e vino” di Franco126, Asp e Ugo Borghetti, un vero e proprio inno a Trastevere.

Nell’estate del 2017, l’ultima che ho passato a Roma costretto dai debiti scolastici, è uscita “Cancun” di Ugo Borghetti e Ketama. Si tratta di un brano che, fin dal beat (prodotto da Ketama stesso) esprime quella sensazione di sospensione allegra dalla realtà che Roma ad agosto era in grado di dare. Sì, perché in quelle giornata perse al bar a fare nulla, e anche ad annoiarsi a tratti, c’era un senso di decompressione dalle ansie della vita che è difficile da ritrovare oggi. È una questione che riguarda la crescita, le responsabilità che diventano sempre più grandi, ma non si tratta solo di questo. Il Bar Calisto d’estate era il luogo dove tutti si rifugiavano alla ricerca della stessa pace. Era questa sorta di comunione di intenti che rendeva quel posto un’oasi nella città. I tempi si dilatavano tra una birra, un supplì e uno sgroppino – ossia la granita corretta con la vodka, una delle specialità del bar.

“Cancun” non fa altro che raccontare queste giornate e le sensazione che generevano in noi ragazzi che frequentavamo quel posto: «Do un sorso a ‘na Peroni calla / Er sole ‘n faccia / Er Vichingo che me dice falla / Stamo più in piazza dei punkabbestia a Santa». Il brano ha anche quel non so che di malinconico, che Roma non può non dare. C’è la sensazione di vivere in una città bellissima ma sfiorita, che si è lasciata i suoi tempi migliori alle spalle, ed è forse lì che risiede il suo fascino, tanto meravigliosa quanto decadente al tempo stesso. Una nota malinconica che nel brano è espressa attraverso il racconto, sempre sullo sfondo, di un amore non corrisposto, magari il classico amore estivo, quello con la data di scadenza fissata per l’autunno. «E ‘sta stronza so’ du’ ore che parla / Star male per lei sì, ma coi sordi in tasca / Er culo al callo su una spiaggia / Ma me sa che pure quest’anno me la sogno Barça /Rimango cor Pretty e ‘r Succi a gioca’ a pallone ar Sanca / L’afa, i sanpietrini e ‘na canna». E come tutte le delusioni nella vita, anche quella amorosa si poteva curare in un solo modo, stando al Calisto con gli amici.

Ognuno di noi ha un libro, una canzone, un film che associa all’estate. “Cose d’agosto” è una raccolta di articoli in cui le autrici e gli autori di Rivista Studio raccontano questo loro feticcio estivo, che sia intellettuale o smaccatamente pop.

Articoli Suggeriti
di Studio
Questo fine settimana Rivista Studio sarà al Mag To Mag per parlare di cultura pop

Come si costruisce un ecosistema editoriale che sfida le convenzioni e racconta la contemporaneità? Ne parlano Valentina Ardia, editor in chief, e Cristiano de Majo, direttore esecutivo, domenica 14 settembre, ore 12.

Ad Antonio Capuano non importa nulla di essere finalmente considerato un maestro

All'82esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ha presentato il suo nuovo film, L’isola di Andrea. Lo abbiamo incontrato e con lui abbiamo parlato di provini, di nuotate e di amore.

Leggi anche ↓
di Studio
Questo fine settimana Rivista Studio sarà al Mag To Mag per parlare di cultura pop

Come si costruisce un ecosistema editoriale che sfida le convenzioni e racconta la contemporaneità? Ne parlano Valentina Ardia, editor in chief, e Cristiano de Majo, direttore esecutivo, domenica 14 settembre, ore 12.

Ad Antonio Capuano non importa nulla di essere finalmente considerato un maestro

All'82esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ha presentato il suo nuovo film, L’isola di Andrea. Lo abbiamo incontrato e con lui abbiamo parlato di provini, di nuotate e di amore.

Mieko Kawakami, una scrittrice giapponese contro la letteratura giapponese

Nei suoi libri si oppone a quell'idea di letteratura giapponese “stramba e misteriosa” che tanto successo ha riscosso negli anni. Di questo e di povertà, di stranezze, di suo marito e di litigi con Murakami Haruki abbiamo parlato con lei, durante il Festivaletteratura di Mantova.

È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro

E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.

La commedia romantica è morta di nuovo e stavolta l’ha uccisa Celine Song con Material Love

Il nuovo film della regista di Past Lives era atteso come il rinascimento della romcom. Vedendolo, invece, si capisce che le romcom forse non torneranno mai perché non c'è più nessuno che sappia farle.

OpenAI vuole portare il suo primo film animato fatto tutto con l’intelligenza artificiale al prossimo Festival di Cannes

Si intitola Critterz, è già in corso di realizzazione, ma il progetto di presentarlo a Cannes appare molto difficile.