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Nonostante diversi media parlino già di omicidio e accusino il figlio Nick, della morte di Rob Reiner e di sua moglie Michelle non si sa ancora quasi nulla
La polizia di Los Angeles ha confermato solo il ritrovamento dei cadaveri e l'inizio di un'indagine che contempla anche la «possibilità di omicidio».
In questo momento i media statunitensi si dividono in due categorie: da una parte, quelli che dicono che sulla morte di Rob e Michelle Reiner le indagini sono in corso, che al momento la polizia di Los Angeles ipotizza un omicidio avvenuto nella casa dei Reiner ma ancora non ci sono accuse formalizzate né sospettati né arrestati; dall’altra parte quelli che riportano indiscrezioni misteriose, fonti vicine alla famiglia e soffiate della polizia secondo le quali a uccidere Rob e Michelle Reiner sarebbe stato il figlio Nick. Al momento, People ha mosso le accuse più gravi: in un articolo in cui si riportano le parole di persone «che hanno parlato con membri della famiglia», il giornalista Greg Hanlon dà per certo che “Rob Reiner e sua moglie sono stati uccisi dal figlio Nick“, come si legge nel titolo del pezzo.
Al momento, però, non ci sono conferme di questa ricostruzione, di nessun tipo. Nello stesso articolo di People, infatti, si legge che la polizia non ha dato alcuna conferma. Le uniche certezze riguardano le circostanze in cui i cadaveri di Rob e Michelle Reiner sono stati ritrovati: intorno alle 3:30 del pomeriggio, il Los Angeles Fire Department ha ricevuto una richiesta di intervento presso il block 250 di Chadbourne Avenue per fornire assistenza medica. All’arrivo, secondo quanto si legge nel rapporto della polizia di Los Angeles, sono stati ritrovati i cadaveri di un uomo di 78 anni e di una donna di 68, poi identificati come Rob e Michelle Reiner. Non sono ancora state diffuse informazioni circa le condizioni in cui i cadaveri versavano al momento del ritrovamento. Vale a dire, non sappiamo ancora, se davvero i Reiner sono stati assassinati, come sono stati assassinati. People è anche l’unica testata che riporta la notizia della presa in custodia di Nick Reiner, in un articolo firmato anche questo da Hanlon e dalla collega Danielle Bacher, nel quale si legge che la polizia starebbe interrogando l’uomo ma che non sarebbe stato ancora eseguito l’arresto. Anche in questo caso, non ci sono conferme da parte delle forze dell’ordine né da parte degli inquirenti.
Ovviamente, dopo la notizia della morte di Reiner sono arrivati centinaia di omaggi e ricordi da parte di colleghi, amici e fan. Una carriera come quella di Reiner è impossibile da riassumere, ma quello che tutti stanno sottolineando in queste ore è che pochissimi registi nella storia del cinema americano e mondiale hanno vissuto un decennio paragonabile a quello vissuto da Reiner tra il 1984 e il 1992. In quegli anni, il regista girò film che hanno inventato o reinventato generi carissimi al cinema americano: This is Spinal Tap (il mockumentary inizia qui), Stand by Me, La storia fantastica, Harry ti presento Sally…, Misery non deve morire e Codice d’onore.
Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.
Parole come narcisista, codipendenza e neurodivergente fanno ormai parte del linguaggio comune. Ma spesso le usiamo senza capirle davvero e il loro abuso sta contribuendo al peggioramento della salute mentale di tutti.