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02:26 venerdì 7 novembre 2025
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.
Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.

La direzione del futuro

L'editoriale dal nuovo numero della rivista dedicato a TikTok, il posto da esplorare per capire dove stanno andando le nuove generazioni (e non solo).

di Studio
16 Dicembre 2021

Nel settembre del 2015, il numero 25 di Rivista Studio aveva in copertina un famoso selfie di Kim Kardashian. Il titolo era «Potere Instagram» e certificava il momento d’oro di un social che stava cambiando (e avrebbe cambiato) il nostro modo di stare su internet, ma anche l’estetica e l’economia di tutte le piattaforme. Oggi, sei anni più tardi, quel mondo sembra già sul viale del tramonto. La parola “influencer” suona già vecchia: appesantita dal giudizio forcaiolo delle platee digitali, si porta dietro un’aura di futilità non più al passo coi tempi. Al suo posto avanza inesorabilmente quella di “creator”: non si influenza più, si crea. Questo è solo uno dei cambiamenti portati dalla cavalcata trionfale di TikTok, l’app di origine cinese, che nel giro di pochissimo ha quasi già raggiunto Instagram come utenti mensili (700 milioni contro un miliardo), ma con percentuali di crescita del 30 per cento annuo,  mentre Instagram è tra il 5 e il 10 per cento. TikTok ha messo in soffitta l’estetica perfettina e plasticosa di Instagram, i paesaggi tanto belli da sembrare irreali, i ristoranti fighi con cui fare invidia agli amici, per sostituirla con una nuova molto più quotidiana, casalinga, da cameretta, mai imbellita, semmai decolorata, ispirata ai manga, irreale.

Nell’ultimo paio d’anni l’effetto di TikTok è stato dirompente, almeno quanto lo fu quello di Instagram. Con una differenza: essendo una piattaforma rivolta soprattutto ai giovani, i più grandi fanno fatica a starci dietro, anche se ne hanno sentito parlare. Per questo abbiamo deciso di dedicare uno speciale a TikTok. È il posto più giusto per capire la direzione del futuro, cioè dove stanno andando le nuove generazioni, ma un “luogo” che ha ancora bisogno di essere spiegato e capito, cosa che abbiamo cercato di fare con una serie di articoli su altrettanti aspetti cruciali della piattaforma. È un numero questo rivolto al futuro anche per noi di Rivista Studio. Con il cambio di direzione raccogliamo un’eredità importante che vogliamo conservare. Ma, al tempo stesso, da qui in avanti lavoreremo per dare al progetto un futuro che non sia la semplice conservazione della sua identità.

Rivista Studio n. 49 è in edicola dal 15 dicembre

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