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08:13 mercoledì 16 luglio 2025
Il figlio di Liam Gallagher si sta facendo bello ai concerti degli Oasis indossando le giacche del padre Gene Gallagher è stato pizzicato a indossare una giacca Burberry di papà al concerto di Manchester: l’ha definita un «cimelio di famiglia».
In una piccola città spagnola, una notizia che non si sa se vera o falsa ha portato a una caccia all’immigrato lunga tre giorni Tutto è partito da una denuncia che ancora non è stata confermata, poi sono venute le fake news e i partiti di estrema destra, infine le violenze in strada e gli arresti.
Una ricerca ha scoperto che quando sono stressate le piante ne “parlano” con gli animali Soprattutto con gli insetti, attraverso dei suoni specifici. Gli insetti però non sono gentilissimi: se una pianta sta male, loro la evitano.
Hbo ha pubblicato la prima foto dal set della serie di Harry Potter e ovviamente ritrae il nuovo Harry Potter L'attore Dominic McLaughlin per la prima volta volta in costume, con occhiali e cicatrice, sul set londinese della serie.
Nel nuovo disco di Travis Scott c’è un sampling di Massimo Ranieri In uno dei più improbabili crossover di sempre, nella canzone "2000 Excursion" di Scott si trova anche "Adagio Veneziano" di Ranieri.
L’annuncio dell’arrivo a Venezia di Emily in Paris lo ha dato Luca Zaia Il Presidente della Regione Veneto ha bruciato Netflix sul tempo con un post su Instagram, confermando che “Emily in Venice” verrà girato ad agosto in Laguna.
Ancora una volta, l’attore Stellan Skarsgård ha voluto ricordare il fatto che Ingmar Bergman era un ammiratore di Hitler «È l’unica persona che conosco ad aver pianto quando è morto Hitler», ha detto. Non è la prima volta che Skarsgård racconta questo lato del regista.
Superman non ha salvato solo la Terra ma anche Warner Bros. La performance al botteghino dell'Uomo d'acciaio è stata migliore delle aspettative, salvando lo studio dalla crisi nera del 2024. 

Rihanna ha una sosia indiana, che ha una storia molto interessante

09 Luglio 2018

Rihanna ha una sosia: è una ragazza indiana di 23 anni che si chiama Renee Kujur. Renee è (ovviamente) bellissima, e infatti lavora già da qualche anno come modella, però non è mai diventata veramente famosa fino a quando un giornale indiano, l’Hindustan Times, non l’ha profilata, notando proprio la somiglianza con Rihanna. Come c’era da aspettarsi, quel ritratto è girato molto in rete, incuriosendo i siti e la stampa occidentale. Rihanna e la modella indiana non potrebbero avere origini più diverse. La prima è nata trent’anni fa alle Barbados, da una madre discendente da schiavi africani e un padre in parte di origine africana pure lui e in parte di origine irlandese. La seconda, più giovane di sette anni, è nata e cresciuta nel Chhattisgarh, uno Stato dell’India centrale, da due genitori indiani. Eppure le due si assomigliano (quasi) come due gocce d’acqua.

Un post condiviso da badgalrenee (@badgalrene) in data:

Inoltre Renee Kujur ha una storia interessante. Nonostante la sua innegabile avvenenza, ha raccontato, ha spesso faticato a lavorare nel mondo della moda indiana per via del colore della sua pelle, giudicata troppo scura. L’India è un Paese enorme e molto vario, con oltre un miliardo di abitanti, con una grande varietà di aspetto fisico (alcuni indiani, specie nel Nord del Paese, hanno una carnagione olivastra simile a quella dei popoli mediterranei, altri, specie nel Sud, hanno una pelle molto più scura). Il problema è che la moda e il cinema locali preferiscono modelle e attrici dalla pelle chiara: non solo le star di Bollywood tendono ad avere una pelle molto chiara, per gli standard locali, ma spesso il messaggio che la pelle chiara è “migliore” è veicolato in modo esplicito. L’innamoramento dell’India per la pelle chiara è una questione complessa, che, come spiegano due accademici su The Conversation, trova le sue radici storiche nella colonizzazione europea ma anche nella dominazione Mogol. Il risultato è che abbondano i cosmetici che promettono di schiarire la pelle, inoltre capita che, nel mercato della moda e del cinema, gli agenti dicano esplicitamente che un’attrice o una modella è “troppo scura”. Non solo: in un Paese dove i matrimoni combinati sono ancora diffusi, gli annunci matrimoniali possono includere richieste esplicite di spose con una pelle chiara, come riportava il Guardian.

rihanna sosia

La sosia di Rihanna ha vissuto queste dinamiche in prima persona. «Il rifiuto è diventata una costante nell sua vita, perché un’industria ossessionata dalla pelle chiara non era pronta ad accettare una ragazza dalla pelle scura e dalla bellezza non convenzionale», scrive l’Hindustan Times. «Questo l’ha fatta sentire insignificante e inadeguata», prosegue il giornale. La stessa Renee ha raccontato che «avere la pelle scura ha abbassato drasticamente le mie prospettive» e che i fotografi dicevano ai truccatori di fare sembrare la sua pelle di tre o quattro toni più chiara e di photoshoppare le sue foto in questo senso. Sempre secondo l’Hindustan Times esiste un detto tra i make-up artist che «la cosa più difficile è fare sembrare bella una ragazza dalla pelle scura», come a dire, in modo neppure troppo velato, che avere una pelle scura è automaticamente “brutto”. La buona notizia è che la stessa Renee ha raccontato che, da quando la gente si è accorta della sua somiglianza a Rihanna, il suo telefono non smette più di squillare. Perché persino in un Paese ossessionato dalla pelle chiara nessuno può dire che Rihanna è brutta.

In testata: Rihanna (Getty).  Nel testo: un post su Instagram di Renee Kujur e la pagina dell’Hindustan Times.
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