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13:39 martedì 30 dicembre 2026
Diverse celebrity hanno cancellato i loro tributi a Brigitte Bardot dopo aver scoperto che era di estrema destra Chapell Roan e altre star hanno omaggiato Bardot sui social per poi ritirare tutto una volta scoperte le sue idee su immigrazione, omosessuali e femminismo.
È morta la donna che restaurò così male un dipinto di Cristo da renderlo prima un meme, poi un’attrazione turistica Nel 2012, l'allora 81enne Cecilia Giménez trasformò l’"Ecce Homo" di Borja in Potato Jesus, diventando una delle più amate meme star di sempre.
C’è un’associazione simile agli Alcolisti Anonimi che aiuta le persone dipendenti dall’AI Si chiama Spiral Support Group, è formato da ex "tossicodipendenti" dall'AI e aiuta chi cerca di interrompere il rapporto morboso con i chatbot.
I massoni hanno fatto causa alla polizia inglese per una regola che impone ai poliziotti di rivelare se sono massoni Il nuovo regolamento impone agli agenti di rivelare legami con organizzazioni gerarchiche, in nome della trasparenza e dell’imparzialità.
Il primo grande tour annunciato per il 2026 è quello di Peppa Pig, al quale parteciperà pure Baby Shark La maialina animata sarà in tour in Nord America con uno show musicale che celebra anche i dieci anni di Baby Shark.
Bolsonaro è stato ricoverato d’urgenza per un singhiozzo che andava avanti ininterrottamente da 9 mesi Il singhiozzo cronico dell'ex Presidente si è aggravato durante la detenzione in carcere, rendendo necessario il ricovero e anche la chirurgia.
Il thread Reddit in memoria di Brigitte Bardot è stato chiuso subito perché quasi tutti i commenti erano pesanti insulti all’attrice Accusata di essere una lepenista, islamofoba, razzista, omofoba e classista, tanto che i moderatori hanno deciso di bloccare i commenti.
Migliaia di spie nordcoreane hanno tentato di farsi assumere da Amazon usando falsi profili LinkedIn 1800 candidature molto sospette che Amazon ha respinto. L'obiettivo era farsi pagare da un'azienda americana per finanziare il regime nordcoreano.

Questa è la situazione dei ricoverati per Coronavirus negli ospedali d’Europa

23 Ottobre 2020

Quando, a settembre, la seconda ondata di Coronavirus ha iniziato a colpire l’Europa, gli ospedali sono stati risparmiati dall’afflusso massiccio di pazienti affetti da Covid-19 che li aveva travolti la scorsa primavera. Anche per questo motivo, in molti si sono convinti che il virus si fosse indebolito o che, arrivando a fasce di popolazione più ampie e meno vulnerabili, avrebbe fatto meno danni rispetto a qualche mese prima. Sono bastate poche settimane, però, per capire che il virus non ha affatto rallentato la sua corsa, ma che anzi stiamo registrando, in Italia e nel resto del vecchio continente, i picchi di contagi più alti dall’inizio della pandemia. Le misure restrittive che gli Stati dell’Unione stanno prendendo in questi giorni saranno perciò fondamentali affinché gli ospedali possano continuare le loro abituali attività senza essere risucchiati in una nuova emergenza sanitaria.

Secondo i dati diffusi dall’European Centre for Disease Prevention and Control e riportati dal New York Times, «il numero di pazienti affetti da Covid-19 negli ospedali in tutto il continente è ancora inferiore alla metà del picco di marzo e aprile, ma aumenta costantemente ogni settimana. Le persone che vivono in larghe porzioni di Europa, incluse quelle nei Paesi più grandi come Francia, Italia, Polonia e Spagna, hanno ora maggiori probabilità di essere ricoverate in ospedale se contraggono il Covid-19 rispetto a quelle negli Stati Uniti». Un motivo di preoccupazione per gli esperti è il rapido aumento dei casi in Stati dell’Europa centrale che erano stati risparmiati dalla prima ondata, come la Polonia, la Repubblica Ceca e la Bulgaria, dove si teme non siano state messe in piedi strutture e pratiche di contenimento e tracciamento (ma sappiamo che questi sono problemi condivisi anche dai Paesi che hanno vissuto la prima ondata, come il nostro).

Il tasso di ospedalizzazione è un fattore chiave per misurare la  gravità della pandemia. Secondo l’ECDC, «l’attuale ondata di infezioni in Europa è dovuta in parte alla relativa normalità della scorsa estate. A differenza degli Stati Uniti, dove l’epidemia ha raggiunto un secondo picco a luglio e un terzo picco questo mese, i viaggiatori si sono spostati in Europa, gli studenti universitari sono tornati al campus e sono ripresi molti grandi raduni, il tutto mentre il virus ha continuato a diffondersi». Il risultato è che ora gli ospedali si affrettano a prepararsi per un afflusso di pazienti Covid-19, in un momento in cui alla disponibilità dei posti e a quella della terapia intensiva si aggiunge l’arrivo della stagione influenzale, che già di norma stressa di molto quei reparti.

Anche gli ospedali di Milano ricominciano a sentire la pressione dell’aumento dei contagi nella provincia e nella regione, che continua a essere la più colpita del Paese. Ma il Paese nella situazione peggiore al momento è la Repubblica Ceca con un incremento di ospedalizzazioni dell’800 per cento rispetto alla primavera.

Fonte: European Center For Disease Prevention and Control

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