Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.
I Radiohead hanno fatto il loro primo TikTok ed è molto inquietante
Ora su TikTok ci sono davvero tutti. Gli ultimi a unirsi sono i Radiohead che hanno rilasciato ieri, 1 aprile, il loro primo video sulla piattaforma. È criptico, estremamente inquietante, quindi nulla di sorprendente da parte del gruppo inglese. Nel TikTok ritorna Chieftan Mews, il personaggio mascherato che li accompagna in molti dei loro video (parlava negli intermezzi dei vari corti di The Most Gigantic Lying Mouth of All Time). Tutto quello che dice è «Cosa volete che dica? Questo è il vostro campanello d’allarme, buona giornata» e ripete svariate volte «tic toc, tic toc».
Come ricorda Dazed, l’uomo mascherato era apparso anche in un video Easter Egg su Youtube nel 2017 dove si mostrava mentre faceva un unboxing per festeggiare i 20 anni del celebre album OK Computer. Lo scorso anno il chitarrista Ed O’Brien aveva rassicurato i fan sul futuro dei Radiohead dicendo che sicuramente sarebbe uscito un nuovo album, prima o poi. Durante il lockdown il gruppo si sarebbe confrontato su Zoom per «parlare di cose in merito». Intanto qualche settimana fa Thom Yorke ha remixato la celebre “Creep” per una sfilata di alta moda del designer giapponese Jun Takahashi, la cui collezione si intitola “Creep Very”. Il vide è ancora sulla piattaforma, e sotto nei commenti ci si confronta un po’ confusi. Sono in molti a non capire cosa abbiano appena visto, a chiedere spiegazioni (stanno annunciando un nuovo album?) su qualcosa che forse con TikTok e con la sua generazione non c’entra molto. Nel frattempo sulla piattaforma sono in tendenza i video in cui i fratelli più piccoli, appartenenti alla Gen Z, si riprendono mentre ascoltano i gruppi consigliati dai fratelli più grandi, Millennial, come gli Arctic Monkeys e i Blur. Magari tra poco scopriranno anche i Radiohead.
Etsy Witches, witchtok, gli antri su Instagram e le fattucchiere di Facebook. Per quanto maldestre e talvolta in malafede, le streghe online ci dicono come sta cambiando il nostro rapporto con internet e con la realtà.
Il caso SocialMediaGirls scoppiato in seguito alla denuncia della giornalista Francesca Barra è solo l'ultimo di una ormai lunga serie di scandali simili. Tutti prova del fatto che se non regolamentata, la tecnologia può solo fare danni.