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19:47 domenica 16 novembre 2025
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.
Nel primo teaser del Diavolo veste Prada 2 si vede già la reunion di Miranda e Andy Le protagoniste salgono insieme sull’ascensore che porta alla redazione di Runway, riprendendo una scena cult del film originale.

Di cosa parla il prequel dei Soprano

22 Settembre 2021

Nata dall’idea dello sceneggiatore e regista David Chase di rappresentare una potente famiglia della criminalità organizzata del New Jersey, dove il boss, Tony Soprano, cerca di gestire grazie alla psicoterapia i suoi attacchi di panico, la serie The Sopranos ha esordito nel gennaio 1999, e per sei stagioni ha tenuto incollati alla tv gli abbonati di Hbo e non solo. Ma se quell’ambiguo finale è ancora oggetto di critica (persino dallo stesso team che all’epoca dell’ultima stagione, nel 2007, affiancò Chase e che dichiarò di detestare l’idea del regista), facendo sognare a molti la possibilità che presto potesse arrivare un sequel, è invece sull’inizio prima dell’inizio che ora potremo finalmente dibattere. Il prequel dei Soprano, The Many Saints of Newark, è infatti arrivato oggi, 22 settembre, distribuito dalla Warner Bros. nelle sale in Inghilterra, e dal 1 ottobre anche in America, sia al cinema che su Hbo Max (non c’è ancora una data italiana, ma è possibile che arrivi su Sky).

Prima di procedere nella trama del prequel già recensito da Peter Bradshaw per il Guardian e sempre co-scritto da Chase, è bene aggiungere subito una nota sentimentale. Il 19 giugno del 2013, in un hotel di Roma, James Gandolfini, volto di Tony, è morto per un attacco cardiaco. Si trovava in Italia con il figlio 14enne, Michael, e avrebbe dovuto ricevere un premio in Sicilia al Taormina Film Festival. Ed è proprio Michael Gandolfini a interpretare il ruolo che fu di suo padre nel prequel, quando Anthony Soprano ha 20 anni. Sono gli anni Sessanta e il giovane Tony inizia la sua scalata all’interno della mafia, proprio durante le Rivolte di Newark del 1967. Ma «era inevitabile che la migliore serie della storia generasse un prequel che è in qualche modo deludente», ha scritto Bradshaw, secondo cui il film non aggiungerebbe assolutamente niente alla storia, e sarebbe solo un tentativo per sfruttare la nostalgia del pubblico nei confronti dei Soprano.

Il focus del film, comunque, non è il giovane Tony, ma lo “zio” Dickie Moltisanti (i “Many Saints” del titolo), che si prende carico di Tony mentre il padre è in prigione (per un incidente che i fan dei Soprano ricorderanno da una sequenza di flashback nella serie). Non solo: Dickie è il padre di Chris Moltisanti, che narra il film dall’oltretomba. Poi i motivi dell’antagonismo crescente della famiglia nei confronti delle bande afroamericane e tanti altri personaggi nuovi e vecchi, (tra i più interessanti, scrive sempre il Guardian, c’è la cattivissima madre di Tony con le sue crisi quotidiane), come “Uncle Junior”, Paulie “Walnuts” Gualtieri, “Big Pussy” Bonpensiero e c’è anche Ray Liotta in un cameo nel ruolo del nonno di Chris Moltisanti, mantenendo così il legame del franchise dei Soprano con Quei bravi ragazzi di Scorsese.

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