Dall'Industria | Spazio

Prada disegnerà le tute spaziali della prossima missione lunare

La missione Artemis III, che sarà la prima a portare una donna sulla luna, segnerà anche un’altra prima volta. In un comunicato stampa congiunto, Prada e Axiom Space, azienda aerospaziale che ha creato la prima stazione orbitale commerciale, hanno annunciato una collaborazione per disegnare le nuove tute della Nasa che saranno indossate proprio per la missione Artemis III prevista nel 2025. La visione da sempre avanguardista di Prada, spiega il direttore marketing del marchio Lorenzo Bertelli, ha portato il gruppo a esplorare nuove frontiere, tra cui appunto l’avventura spaziale. Anche il Ceo di Axiom Space Michael Suffredini si è mostrato entusiasta per la collaborazione. Da un articolo di Yahoo!News si apprende che Suffredini e i suoi collaboratori hanno trascorso una settimana in Italia per capire il tipo di contributo che Prada avrebbe potuto dare, dato che la creazione di tute spaziali mette insieme tantissimi materiali, tra cui anche parti in metallo, e presentarli attraverso un approccio olistico non sarà semplice. A oggi Suffredini dichiara che il contributo di Prada in termini di conoscenza delle materie prime, tecniche di produzione e design sarà fondamentale mentre un gruppo di ingegneri a supervisionerà l’intero processo. Uno degli obiettivi sarà riuscire a implementare le tute con feature che tengano in considerazione i «fattori umani», spesso trascurati quando l’abbigliamento è altamente tecnico, come già successo negli anni Novanta in occasione della collaborazione degli anni Novanta con Luna Rossa per l’America’s Cup.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Prada (@prada)

Nella creazione della tuta AxEMU confluiranno la sperimentazione di Prada con tecnologie d’avanguardia e l’evidente esperienza diretta di Axiom di un ambiente ostile come quello lunare. Dal comunicato si evince che i nuovi modelli non saranno disegnati da zero, ma saranno un’evoluzione potenziata dell’Exploration Extravehicular Mobility Unit (xEMU) della Nasa. Per quanto riguarda le specifiche migliorie, al momento si sa che particolari tecnologie applicate e il design innovativo permetteranno agli astronauti di compiere esplorazioni molto più ampie di quanto mai fatto finora. «È una celebrazione della creatività e dell’innovazione nel progresso della civiltà», ha detto Bertelli.