Hype ↓
17:55 giovedì 26 giugno 2025
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 
Aaron Sorkin scriverà e (forse) dirigerà il sequel di The Social Network Sarebbe già al lavoro sulla sceneggiatura ma stavolta punta anche a dirigere, subentrando a David Fincher.
Denis Villeneuve è stato appena annunciato come regista del prossimo 007 ma c’è già una grandissima attesa Sarà lui a dirigere il primo Bond della gestione Amazon. Adesso resta solo da scoprire l'attore che interpreterà 007 in questa nuova epoca.
C’è un sito che usa il riconoscimento facciale per trovare e denunciare i poliziotti violenti Si chiama fuckLAPD.com, l'ha creato un artista americano per trovare gli agenti che coprono i loro numeri identificativi. 
In un nuovo biopic su James Dean si racconta la relazione segreta che l’attore ebbe con un uomo Il film è tratto dal memoir di William Bast, che conobbe l'attore da giovanissimo ed ebbe con lui una relazione durata fino alla morte di Dean.
A New York le primarie democratiche le ha vinte a sorpresa un candidato sindaco molto di sinistra  Zohran Mamdani ha battuto Andrew Cuomo, grazie a una campagna elettorale molto radicale e al sostegno degli elettori più giovani.
È morto Alvaro Vitali, l’attore con una filmografia tra le più strane nella storia del cinema italiano Aveva 75 anni, al cinema aveva esordito con Fellini, poi le commedie sexy, Gian Burrasca, Paulo Roberto Cotechiño, anche una comparsata in un film di Polanski.

Hanno dovuto chiudere lo “Stargate” tra Dublino e New York perché la gente si comportava in modo indecente

15 Maggio 2024

Che si trattasse di un progetto artistico o un esperimento sociale non si è capito, quel che è certo è che in entrambi i casi si è rivelato un fallimento, mettendoci ancora una volta davanti a uno specchio impietoso che ci ricorda come siamo fatti noi umani. L’opera dell’artista lituano Benediktas Gylys, realizzata dall’azienda Portal.org, sarebbe dovuta restare attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, funzionando come un “portale” in grado di mantenere in costante connessione due città: Dublino e New York. Più precisamente, una porzione di O’Connell Street di Dublino, dove si trova la statua di James Joyce, e un pezzo di North Earl Street, vicino al Flatiron Building, il grattacielo fra Broadway e la 5th Avenue.

Lo streaming live è iniziato l’8 maggio ed è stato trasmesso attraverso due grandi installazioni, rinominate “portali” o “Stargate” (in onore del famoso film di fantascienza del 1994), ognuna delle quali costituita da un grande cerchio di cemento con un monitor al centro e una piccola webcam sopra. Chi sta davanti al portale di New York vede quello che succede davanti a quello di Dublino, e viceversa.

Per Gylys l’opera avrebbe dovuto essere «un invito a incontrare persone al di là delle frontiere e delle differenze e a sperimentare il nostro mondo così com’è: unito e uno. La diretta streaming fornisce una finestra tra luoghi lontani, permettendo alle persone di incontrarsi al di fuori dei loro cerchi sociali e culture, di superare i confini geografici e di abbracciare la bellezza dell’interconnessione globale».

Peccato che, passati i primi giorni di cartelloni festosi, cuori fatti con le mani, balli di gruppo e pure una proposta di matrimonio, a Dublino hanno iniziato a pippare cocaina davanti allo schermo, tirarsi giù i pantaloni, scrivere insulti (non c’è un collegamento audio, quindi le parolacce vanno scritte e mostrate alla webcam) e mostrare dal cellulare delle immagini dell’11 settembre 2001. L’impazzimento del portale irlandese è dovuto a una questione meramente alcolica: a Dublino l’opera è stata installata in un’area della città con altissima densità di pub, quindi è diventata il gioco preferito della maggior parte dei ragazzi e degli uomini ubriachi in circolazione. Da subito i video di chi fa “cose strane” davanti allo schermo hanno iniziato a circolare online, diventando virali e fomentando il fenomeno.

Lo streaming è stato prontamente interrotto e gli organizzatori hanno fatto sapere che stanno cercando di trovare modi per prevenire comportamenti scorretti. «Anche se non possiamo controllare tutte queste azioni, stiamo implementando alcune soluzioni tecniche per affrontare questo problema e queste saranno attive nelle prossime 24 ore», ha affermato lunedì il Consiglio comunale di Dublino in una nota. La Flatiron Nomad Partnership di New York ci ha tenuto a sottolineare che «la stragrande maggioranza dei visitatori si è comportata in modo appropriato e ha sperimentato il senso di gioia e connessione che quest’opera d’arte pubblica intende evocare».

Articoli Suggeriti
C’è un sito che usa il riconoscimento facciale per trovare e denunciare i poliziotti violenti

Si chiama fuckLAPD.com, l'ha creato un artista americano per trovare gli agenti che coprono i loro numeri identificativi. 

Adesso anche Wikipedia ha una sezione dedicata ai giochi e all’enigmistica

L'enciclopedia libera si unisce a New York Times, Atlantic, New Yorker e molti altri giornali che in questi anni hanno investito parecchio nella gamification.

Leggi anche ↓
C’è un sito che usa il riconoscimento facciale per trovare e denunciare i poliziotti violenti

Si chiama fuckLAPD.com, l'ha creato un artista americano per trovare gli agenti che coprono i loro numeri identificativi. 

Adesso anche Wikipedia ha una sezione dedicata ai giochi e all’enigmistica

L'enciclopedia libera si unisce a New York Times, Atlantic, New Yorker e molti altri giornali che in questi anni hanno investito parecchio nella gamification.

La nuova arma di propaganda preferita dell’Iran sono i Lego

In particolare, cartoni animati che riprendono l'estetica Lego in cui si racconta che Netanyahu e Trump sono amici del diavolo.

Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra

Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.

La Juventus era nello Studio Ovale mentre Trump parlava dei destini del mondo

La visita della squadra alla Casa Bianca probabilmente verrà ricordata come una delle scene più surreali della storia del club italiano.

Netflix trasmetterà in streaming TF1, il canale televisivo più seguito in Francia

È il primo accordo di questo tipo firmato dalla piattaforma streaming. Non sarà l'ultimo, visti i recenti cambiamenti nella politica aziendale di Netflix.