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Chloe Malle è la nuova direttrice di Vogue Us Figlia dell'attrice Candice Bergen e del regista francese Louis Malle, dal 2023 era direttrice del sito di Vogue, dove lavora da 14 anni.
Anche la più importante associazione di studiosi del genocidio del mondo dice che quello che sta avvenendo a Gaza è un genocidio L'International Association of Genocide Scholars ha pubblicato una risoluzione in cui condanna apertamente Israele.
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Il Ceo di Nestlé è stato licenziato per aver nascosto una relazione con una sua dipendente Una «undisclosed romantic relationship» costata carissimo a Laurent Freixe, che lavorava per l'azienda da 40 anni.
La turistificazione in Albania è stata così veloce che farci le vacanze è diventato già troppo costoso I turisti aumentano sempre di più, spendono sempre di più, e questo sta causando gli ormai soliti problemi ai residenti.
Nell’assurdo piano di Trump per costruire la cosiddetta Riviera di Gaza ci sono anche delle città “governate” dall’AI Lo ha rivelato il Washington Post, che ha pubblicato parti di questo piano di ricostruzione di Gaza che sembra un (brutto) racconto sci-fi.
Stasera La chimera di Alice Rohrwacher arriva per la prima volta in tv, su Rai 3 Un film d'autore per festeggiare l'apertura della Mostra del Cinema di Venezia 2025.
Emma Stone, che in Bugonia interpreta una donna accusata di essere un alieno, crede nell’esistenza degli alieni E ha spiegato anche perché: lo ha capito guardando la serie Cosmos di Carl Sagan.

Cinema o serie tv? Un dibattito da ascoltare

Il podcast tratto dal talk di Studio in Triennale con Yuri Ancarani, Ludovico Bessegato e Francesca Marciano.

di Studio
30 Dicembre 2021

Esiste ancora la possibilità di confrontarsi avendo idee diverse? È da questa domanda che siamo partiti per immaginare Versus, la decima edizione di Studio in Triennale in cui abbiamo messo a confronto idee e opinioni diverse. Dalla cancel culture ai cambiamenti del linguaggio, dal problema della gentrificazione in corso nelle città a tutto quello che succede nel mondo della moda, lo scorso 28 novembre abbiamo provato, attraverso il dibattito, a ricreare dal vivo alcune delle discussioni che negli ultimi mesi avevamo visto accendersi sui social. Tra le battaglie culturali che abbiamo scelto di approfondire, c’è anche quella tra il cinema e le serie tv.

Era già da un po’ che il cinema, inteso come luogo, aveva smesso di essere il punto di ritrovo imprescindibile, ma la pandemia ha dato il colpo di grazia e il divano di casa sembra aver definitivamente sconfitto la sala cinematografica. I vari lockdown hanno causato un vertiginoso aumento degli iscritti alle piattaforme di streaming, che intanto sono aumentate. Lanciare film online prima che in sala o subito dopo (l’ultimo di Paolo Sorrentino, ad esempio) è diventato normale. Dall’altra parte, però, nei mesi scorsi abbiamo assistito a un nuovo desiderio di ritornare in sala (il successo di Dune). A che punto si trova la battaglia tra questi due mondi? Sala e piattaforme possono convivere o sono destinate per forza a combattersi? L’estetica delle serie sta rovinando il cinema?

Dalla presunta morte del cinema alla nuova fluidità dei “prodotti audiovisivi”, da cui ci si aspetta siano in grado di adattarsi ai musei come agli UCI Cinema, ai social come alle piattaforme streaming: è cambiato prima il modo in cui guardiamo le cose o il modo in cui vengono scritte e girate? Ne abbiamo parlato con Yuri Ancarani, artista e regista, da anni in bilico tra arte e film, che quest’anno ha portato alla Mostra del Cinema di Venezia Atlantide (che ha debuttato nelle sale lo scorso 22 novembre), un racconto di giovani della laguna che truccano barche e ascoltano musica trap, con Ludovico Bessegato, sceneggiatore e showrunner per Cross Productions e regista di Skam Italia, una delle cose più interessanti della nuova serialità italiana degli ultimi anni e Francesca Marciano, scrittrice (Animal Spirit), sceneggiatrice, attrice (il suo primo ruolo nel film Pasqualino Settebellezze di Lina Wertmüller), che con Maledetto il giorno che t’ho incontrato ha vinto nel 1992 un David di Donatello per la migliore sceneggiatura.

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