Da quello che si vede nel trailer (pochissimo), di sicuro non è il Tom Cruise di Top Gun o di Mission: Impossible.
Paolo Sorrentino ha svelato di cosa parla il suo nuovo film
Sorrentino torna a Napoli: due anni dopo È stata la mano di Dio, il regista ritorna nella sua città natale per un film che Variety definisce «una lettera d’amore alla città». Il film, ancora senza titolo, parlerà di una donna di nome Partenope «che porta il nome della sua città ma non è né sirena né mito», ha rivelato l’autore premio Oscar parlando del film in esclusiva con il magazine americanp. Le riprese del nuovo film partiranno a fine giugno e si svolgeranno a Napoli e sull’isola di Capri.
Il film parlerà quindi di una donna, dalla sua nascita nel 1950 fino ad oggi, una donna la cui lunga esistenza «incarna tutto il repertorio dell’esistenza umana: la spensieratezza della giovinezza e la sua fine, la bellezza classica e le sue inesorabili permutazioni, gli amori inutili e impossibili, i flirt stantii e la passione vertiginosa, i baci notturni a Capri, i lampi di gioia e le sofferenze persistenti, padri reali e inventati, finali e nuovi inizi. Insieme a tanti altri personaggi: uomini e donne osservati e amati, le loro ondate di malinconia e delusione, la loro impazienza e disperazione, la loro angoscia per non aver mai più riso di un uomo elegante che inciampa e cade in una strada cittadina».
«Tutto questo è accompagnato dal passare del tempo, il più fedele dei fidanzati», conclude il regista, «e da Napoli, che incanta, che grida e ride, e che sa come farti del male». Il cast principale del film – senza indicazioni su chi interpreti quale ruolo – comprende Luisa Ranieri, che è stata la tormentata zia Patrizia in È stata la mano di Dio; Silvio Orlando, il cardinale Voiello in The Young Pope, Stefania Sandrelli, Isabella Ferrari, Peppe Lanzetta, Alfonso Santagata, Lorenzo Gleijeses, Silvia Degrandi e l’esordiente Celeste Dalla Porta.
Nella mitologia greca Partenope è il nome di una sirena che non essendo riuscita ad attirare Ulisse con le sue canzoni, si gettò in mare e annegò. È il mito fondativo della città di Napoli, che si dice sia nata sulla roccia dove giaceva il suo corpo senza vita. La figura di Partenope è da sempre un’ispirazione per i partenopei, solo un anno fa Liberato aveva pubblicato “Partenope“, singolo estratto dall’album Liberato II con un video che ad oggi ha totalizzato 10 milioni di views.
C'è la sua firma su 1992, Gomorra, The Bad Guy, Esterno notte, Il traditore e Il maestro. E adesso anche su una delle sorprese di questo anno cinematografico: Breve storia d'amore, la sua opera prima da regista.
Il film con cui Jim Jarmusch ha vinto il Leone d'oro a Venezia è un'opera apparentemente "piccola" che però affronta il mistero più grande di tutti: cosa passa per la testa dei nostri genitori? E per quella dei nostri figli?