Cose che succedono | Cronaca

Omar Souleyman è stato arrestato in Turchia per terrorismo

Il musicista siriano Omar Souleyman è stato arrestato in Turchia con l’accusa di terrorismo. Secondo le autorità turche, Souleyman sarebbe personaggio pericoloso per via di una sua presunta appartenenza al PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan. È stato preso in custodia mentre era nella sua casa nella provincia di Şanlıurfa, nel sud-est della Turchia. Il figlio di Souleyman ha smentito le accuse rivolte al padre, ribadendo che non è iscritto a nessun partito e che è tutto successo a causa di una “denuncia calunniosa” di qualcuno. Secondo il manager del cantante, ad allarmare le autorità turche sarebbe stato un recente viaggio di Souleyman in una zona della Siria controllata dallo YPG, l’Unità di Protezione Popolare, emanazione locale del PKK. Negli ultimi anni, arresti come questo sono diventati la norma in Turchia: Recep Tayyip Erdoğan dà ancora la caccia ai seguaci (veri o presunti) di Fethullah Gülen ed è ancora intenzionato a smantellare il PKK, che il governo turco considera un’organizzazione terroristica. Un vicino di casa della famiglia ha confermato al Guardian che, fino a ieri sera, Souleyman non era ancora tornato a casa.

Souleyman è un artista famosissimo in Medio Oriente: ha registrato più di 500 album sia in lingua araba che curda, mescolando elettronica e dabke, una musica popolare mediorientale. Ha collaborato con musicisti come Björk, Four Tet, Damon Albarn e Diplo, ha una canzone su Youtube (Warni Warni) con più di 90 milioni di visualizzazioni e nel 2013 si è anche esibito durante la cerimonia di consegna dei Premi Nobel.