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È morta a 55 anni Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Il suo libro più recente, What Does It Feel Like?, era un romanzo quasi autobiografico con una protagonista scrittrice che riceveva una diagnosi di cancro.
La Casa Bianca non userà più il font Calibri nei suoi documenti ufficiali perché è troppo woke E tornerà al caro, vecchio Times New Roman, identificato come il font della tradizione e dell'autorevolezza.
La magistratura americana ha pubblicato il video in cui si vede Luigi Mangione che viene arrestato al McDonald’s Il video è stato registrate dalle bodycam degli agenti ed è una delle prove più importanti nel processo a Mangione, sia per la difesa che per l'accusa.
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.
Dopo il furto dei gioielli, ora il Louvre è nei guai a causa delle infiltrazioni di acqua e degli scioperi dei dipendenti Le infiltrazioni hanno danneggiato 400 documenti della biblioteca del Dipartimento delle antichità egizie, confermando i problemi che hanno portato i lavoratori allo sciopero.
Le cose più interessanti dei Golden Globe 2026 sono The Rock, i film d’animazione e i podcast Più delle candidature per film e serie tv, queste categorie raccontano come sta cambiando l’industria dell'intrattenimento oggi.

Perché l’olfatto è così importante in amore

12 Marzo 2018

Gran parte della compatibilità sessuale si riconduce all’olfatto. Da tempo Claus Wedekind, un biologo dell’Università di Berna specializzato nella selezione sessuale, studia come uomini e donne reagiscono agli odori emanati dalle persone dell’altro sesso e il rapporto che questi odori hanno con la genetica. Recentemente Broadly ha scritto un articolo divulgativo sugli studi di Wedekind, che in soldoni aiutano a capire come, grazie all’olfatto, riusciamo a scegliere un partner che non sia imparentato con noi, evitando l’incesto (che, com’è noto, non fa un gran che bene all’evoluzione della specie).

Wedekind ha condotto le sue ricerche a partire da un gruppo di geni, chiamato complesso maggiore di istocompatibilità (MHC), che hanno un ruolo fondamentale nel sistema immunitario del corpo umano. Questa classe di molecole torna utile nell’analisi della costituzione genetica di un individuo, nonché nella verifica di compatibilità per trapianti di organi. In altre parole, persone con un codice MHC simile sono probabilmente parenti. I feromoni secreti dagli esseri umani portano in sé tracce di queste molecole, rendendo il corpo geneticamente programmato per riconoscere – solo dall’odore – la probabilità che un potenziale partner sessuale sia un parente stretto, e accettarlo o rifiutarlo di conseguenza.

Ispirato da una ricerca del 1976 effettuata su un campione di topi, Wedekind testò la sua ipotesi sulla selezione sessuale umana nel 1995, concludendo che gli esseri umani hanno sviluppato nel tempo un modo per evitare l’incesto. Parte dell’esperimento prevedeva che 49 studentesse valutassero in termini di preferenze l’odore di sei magliette sudate indossate da studenti maschi. «Le femmine preferivano maschi con un MHC diverso dal proprio», spiega Wedekind, concludendo che l’evoluzione ci ha permesso di preferire partner con un differente patrimonio genetico, e di evitare di finire a letto con persone con cui potremmo essere imparentati. Le ricerche dello studioso sono state esportate in tutto il mondo: 34 studi scientifici hanno confermato che il MHC è rilevante nella scelta del partner in diverse popolazioni, accantonando fattori socio-culturali come le routine igieniche che mascherano il nostro odore naturale.

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