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00:28 giovedì 20 novembre 2025
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.
Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.
La nuova tendenza nell’industria del beauty è vendere prodotti di bellezza anche a bambine di 3 anni Da anni si parla di Sephora Kids, ma adesso ci sono storie che riguardano bambine addirittura più piccole.
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.

Obama ha scritto nel suo memoir cosa pensa degli altri leader del mondo

20 Novembre 2020

Oltre ad essere il memoir di Barack Obama, pare sia scritto benissimo (lo dice Chimamanda Ngozi Adichie): A Promised Land ha venduto quasi 890.000 copie negli Stati Uniti e in Canada nelle prime 24 ore, un record per l’editore Penguin Random House. Si prevede che diventerà il libro di memorie presidenziale più venduto della storia. Tra le tante altre cose, Obama parla dei suoi incontri con i leader mondiali. La Bbc ha selezionato le parti in cui l’ex presidente parla di loro, riassumendo cosa ne pensa e come li ha descritti.

David Cameron, primo ministro britannico dal 2010 al 2016, viene descritto come «sofisticato e sicuro di sé», un uomo con «la sicurezza di chi non è mai stato pressato troppo dalla vita». L’ex presidente Obama ha detto di essere affezionato a lui come persona ma non ha nascosto di non essere d’accordo con le sue politiche economiche. Con Putin, Obama è stato particolarmente severo: ha detto che gli ha ricordato i baroni politici che ha incontrato durante la sua carriera a Chicago. Scrive che era «come il boss di un reparto, ma con le bombe atomiche e il veto del Consiglio di sicurezza dell’Onu». E continua: «Putin mi ha ricordato il tipo di uomini che un tempo gestivano la macchina di Chicago o la Tammany Hall [un’organizzazione politica di New York City, ndr] – personaggi duri, scaltri e privi di sentimento che sapevano quello che sapevano, che non si sono mai mossi al di fuori delle loro esperienze ristrette e che consideravano clientelismo, corruzione, estorsione, frode e violenza occasionale come strumenti legittimi del mestiere».

Va un pochino meglio all’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, un uomo «tutto esplosioni emotive e retorica esagerata», come la «figura di un dipinto di Toulouse-Lautrec». «Le conversazioni con Sarkozy», scrive Obama, «erano di volta in volta divertenti ed esasperanti, le sue mani in perpetuo movimento, il suo petto proteso come quello di un gallo nano, il suo traduttore personale sempre accanto a lui per rispecchiare freneticamente ogni suo gesto e intonazione mentre la conversazione piombava dall’adulazione alle spacconate a un’intuizione genuina, senza mai allontanarsi dal suo interesse primario, appena mascherato, cioè prendersi il merito di qualunque cosa potesse valere la pena di prendersi il merito».

Angela Merkel, invece, viene definita «ferma, onesta, intellettualmente rigorosa e istintivamente gentile». Obama dice che all’inizio la leader tedesca si è mostrata un po’ scettica nei suoi confronti, giudicandolo un po’ troppo bravo a fare gran discorsi. «Ma non mi sono offeso», ha sottolineato, «in un leader tedesco, la diffidenza verso una sospetta demagogia è probabilmente una buona cosa». E poi Erdogan: Obama ha detto che il leader turco si è sempre mostrato «cordiale e generalmente attento alle richieste». Ma di lui dice anche: «Ho avuto la forte impressione che il suo impegno per la democrazia e lo stato di diritto potesse durare solo fintanto che preservava il suo potere».

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