Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

I meme di Wes Anderson e le critiche a Nanni Moretti a Cannes, le tremende alluvioni in Germania, la morte di Libero De Rienzo e le altre notizie importanti da lunedì a oggi.

di Studio

Timothée Chalamet, Wes Anderson, Tilda Swinton e Bill Murray (la foto originale è di Stephane Cardinale/Corbis via Getty Images)

Clima – Non chiamatelo maltempo
Non passa settimana in cui non ci ritroviamo a osservare le conseguenze del cambiamento climatico nel mondo. Questa volta è toccato alle regioni del Nord Reno-Vestfalia e Renania-Palatinato in Germania, ma anche al Belgio e all’Olanda, travolte da alluvioni di spropositata violenza che hanno causato già più di 120 vittime. Catastrofi a cui rischiamo di abituarci.

Arte – Miracolo a Milano
Erano 10 anni che mancava da Milano, la città che ancora conserva il suo dito medio in Piazza Affari. Pensavamo che quando Maurizio Cattelan sarebbe tornato l’avrebbe fatto mettendo in scena uno scherzo dei suoi. Invece Breath Ghosts Blind, inaugurata il 15 luglio negli spazi di Pirelli HangarBicocca, non ha nulla a che vedere con il cesso d’oro e la banana con lo scotch: sono tre opere mistiche e romantiche che riflettono sulla memoria e la fragilità della vita.

Social – I 400 meme
Uno non sa dove mettere le mani, l’altro è imbarazzatissimo, una fa una posa divertente, l’altro sembra un papà in vacanza: non direste mai che sono Timothée Chalamet, Wes Anderson, Tilda Swinton e Bill Murray i protagonisti di questa foto diventata subito un meme. C’è chi ha associato ai protagonisti di The French Dispatch il titolo di un giornale (la posa splendida di Swinton sarebbe il New Yorker, ovviamente), oppure un diverso quartiere di New York, o il classico “io sui social” (Murray sarebbe Facebook).

Cinema – Nanni di piombo
Difficile capire cosa serva per accontentare Peter Bradshaw e Guy Lodge, i critici a cui non è piaciuto l’unico film italiano in concorso a Cannes, dove Tre piani di Nanni Moretti ha ottenuto 11 minuti di applausi. Per noi è un dramma perfetto, per loro c’è troppo pathos, troppa roba, poca verve in un film che è pronto da una vita ma non usciva mai a causa della pandemia, e la cui prima, per non farsi mancare niente, ha coinciso pure con la finale degli Europei.

Personaggi – Essere Anthony Bourdain
Sono passati 3 anni da quando il cuoco e scrittore Anthony Bourdain si è tolto la vita, e ora un documentario appena uscito negli Stati Uniti ne racconta luci e ombre. Si chiama Roadrunner, e ne stanno già parlando tutti e in termini molto positivi come di «un’opera commovente, bellissima, perfetta», che inizia in modo leggero con Bourdain che parla della morte.

Spettacolo – Emmyly in Paris
Nel suo racconto approssimativo della nobiltà c’avrà fatto pure schifo, eppure Bridgerton si è conquistata 12 nomination ai 73esimi Emmy Awards, oggetto di rimostranze per altre strane scelte di quest’anno, soprattutto per la candidatura di Emily in Paris (era già successo ai Golden Globes) con la sua banalizzazione incredibile di Parigi, della vita, della moda. Polemiche anche per l’esclusione di Nicole Kidman per The Undoing, almeno il suo sì che era un bel cappotto.

Personaggi – La morte di Libero
Boris ante Boris e voce di una generazione, tra Santa Maradona accanto ad Accorsi e Fortapàsc. Nato a Napoli nel 1977 e scomparso nella notte del 15 luglio, Libero De Rienzo era diventato un attore sulle orme del padre Fiore De Rienzo, vincendo il David di Donatello nel 2002 proprio per il ruolo di Bart, sconclusionato laureato in Lettere che in Santa Maradona voleva trovare l’amore, il lavoro e il senso della vita. Secondo i magistrati, ora resta da chiarire la causa della morte.