Il debutto avviene quasi in sordina. Poi qualche internauta lo nota e lo posta su Facebook facendo ironia. Quindi viene ufficializzato pdal Corriere della Sera di giovedi 21 maggio che mette la notizia a pagina 12 (con tanto di foto e box firmato). Nel momento in cui quest’articolo viene scritto i fan sono 13 mila: né pochi né molti, ma è un inizio
L’account, peraltro, è personale ma non troppo: si chiama @silvioberlusconi2015 e lascia poco spazio all’immaginazione. Il suono è quello di una virata social (e un po’ pop) a una campagna elettorale (quella per le regionali) che si concluderà a breve e che potrebbe rivelarsi decisamente più ostica di quanto il Cavaliere abbia a memoria in tema di sfide alle urne.
Il dado, comunque, è tratto: @silvioberlusconi2015 è su Instagram. Il suo diario per immagini continua ad essere un po’ prevedibile, condito di una miscela intimista (i cani che giocano), patriottismo (le penne tricolori nel piatto), immagine pubblica e politica (le interviste, i bagni di folla). Il populismo 2.0, insomma, corre senza sosta e lo fa al ritmo di hashtag abbinati in modo surreale, tra cui spiccano #popolosovrano; #diritticivilipertutti; #unitisivince; #laliberta; #casaberlusconi e #amoreaquattrozampe.
Un altro report numerico, questa volta attribuibile a Com Score, mostra come nel 2014, sempre negli Stati Uniti, circa il 4% degli utenti Instagram avesse più di 65 anni. Il dato non è così succulento sul piano delle implicazioni marketing: l’azienda, che di fatto produce analytics per soggetti terzi monitorando la Rete, consiglia infatti di non concentrare i propri sforzi social per andare a colpire questo tipo di target. Meglio inviare una mail, insomma, se si vuole mandare un messaggio a un over 65.
Ma se si guarda al fenomeno in sé, lasciando da parte le strategie di marketing, emerge come i settantenni (e gli ottantenni) alle prese con i social – e, in particolare con Instagram – siano un genere in piena evoluzione.
Il capostipite, almeno in Italia, può essere considerato Gianni Morandi: il cantante di Monghidoro, 70 anni compiuti a dicembre e una forma invidiabile, ha aperto la sua pagina Facebook nel 2009 su consiglio di un’amica fan. Ma è solo di recente che sembra averci messo le mani (e la faccia: la pagina è un tripudio di quelli che lui chiama “autoscatti” e che sulla bocca di un ventenne sarebbero selfie), con risultati sorprendenti: oggi la pagina ha 1,3 milioni di fan. Che non si limitano a seguire passivamente i post, ma interagiscono a pieno ritmo.
In quest’ottica i personaggi agé sul social delle immagini non mancano e hanno riscontri positivi. Per motivi diversi. Ci sono le icone indiscusse come Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, classe 1932 e 1937 almeno secondo Wikipedia, che hanno rispettivamente 207mila e 209mila fan, la maggior parte dei quali, c’è da scommetterci, affascinati dal loro stile di vita lussuoso e fuori dal comune, dalla loro passione per l’arte e dal coté di vip sempre al loro fianco. E poi ci sono le icone battezzate tali dal successo sui social: @baddiewinkle, nonnina spiritosa che di sé dice “rubo i vostri uomini dal 1928”, e viene seguita da 950mila persone. Berlusconi e Morandi, insomma, hanno parecchia strada da fare.
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