Hype ↓
21:03 giovedì 16 ottobre 2025
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.
Nel cinema non si è mai vista una campagna promozionale come quella di Bugonia Tra siti cospirazionisti e cartelloni vandalizzati, il marketing per il lancio del nuovo film di Yorgos Lanthimos è uno dei più azzeccati degli ultimi anni.
Londra è la città europea che sta battendo ogni record in fatto di telefoni rubati Solo nel 2024 ne sono stati rubati più di 80 mila, la maggior parte dei quali rivenduti poi sul mercato nero internazionale.
È morto Drew Struzan, l’illustratore che ha disegnato le locandine di moltissimi successi di Hollywood Star Wars, Indiana Jones, Ritorno al futuro, E.T, Blade Runner, I Goonies, La cosa: la locandina che vi viene in mente pensando a questi film l'ha disegnata lui.
I lettori di Jia Tolentino non hanno preso bene la sua collaborazione con Airbnb Sia gli ammiratori che i detrattori sono rimasti molto delusi dalla sua decisione di lavorare con un'azienda come Airbnb.
Nella nuova campagna Moncler c’è la reunion di Al Pacino e Robert De Niro Si chiama Warmer Together e vuole celebrare «le emozioni e il calore dello stare insieme».

Perché su Twitter stanno accusando Netflix di aver ucciso l’amore

03 Febbraio 2023

Se esiste una legge dell’Internet valida per tutti, sempre e comunque, è che qualsiasi cosa scriverai sui social potrà essere usata contro di te. Lo stanno scoprendo in queste ore i social media manager dei profili americani di Netflix, per anni considerati tra i più brillanti interpreti del loro mestiere. Considerati brillanti perché capaci di pensare tweet come quello pubblicato il 10 marzo del 2017: «Love is sharing a password», si leggeva quel giorno sul profilo Twitter di Netflix, e il cuore si riempie di tenerezza e nostalgia a ripensare a quei tempi innocenti in cui il futuro delle piattaforme streaming sembrava un campo fiorito in un’eterna primavera. Cinque anni dopo, nel mezzo di una crisi che prosegue ormai da mesi (ne avevamo parlato qui e qui), Netflix è stata costretta dalle necessità economico-aziendali a “uccidere l’amore”, come molti stanno definendo la decisione della piattaforma – ufficializzata lo scorso 1 febbraio – di porre fine all’amorosa pratica della condivisione delle password.

I dettagli del piano con il quale Netflix intende mettere fine a questa pratica fino a poco tempo fa celebrata ancora non sono chiari, ma dalle nuove linee guide della piattaforma ci sono degli indizi da cogliere e che lasciano intuire un futuro senza più amore. Sicuramente saranno introdotti strettissimi limiti al numero di persone che possono accedere allo stesso account – contemporaneamente e in momenti diversi – e pare che per assicurarsi che non ci siano violazioni delle regole Netflix sia disposta a utilizzare anche strumenti per il tracciamento degli indirizzi Ip che effettuano il log in. Ovviamente, l’Internet l’ha presa malissimo, anche considerato il pessimo tempismo con il quale queste novità sono state annunciate: San Valentino si avvicina, e molte persone in queste ore stanno confessando di non sentirsi più capaci di amare ora che non possono più condividere le loro password Netflix.

«Netflix ha ufficialmente ucciso l’amore», ha scritto un utente. Moltissimi cuori infranti si sono ritrovati sotto il vecchio tweet a esprimere il loro dolore: «Tu non mi ami», si legge in uno dei tanti meme postati sotto la vecchia e ormai imbarazzante dichiarazione d’amore universale di Netflix. Altri ironizzano sulla tendenza della piattaforma a cancellare in fretta le serie che non ottengono un immediato successo, scrivendo che «A quanto pare, l’amore è stato cancellato». C’è chi, invece, accusano Netflix di aver mentito, di averli ingannati. Parecchi altri sono semplicemente incazzatissimi: «Io nemmeno uso Netflix ma trovo comunque disgustose le vostre nuove linee guida».

Articoli Suggeriti
I lettori di Jia Tolentino non hanno preso bene la sua collaborazione con Airbnb

Sia gli ammiratori che i detrattori sono rimasti molto delusi dalla sua decisione di lavorare con un'azienda come Airbnb.

Temu ha raddoppiato i guadagni in Europa nonostante una forza lavoro composta da otto dipendenti soltanto

Otto persone per gestire gli ordini, il servizio clienti, il sito, oltre alla parte burocratica, amministrativa e fiscale.

Leggi anche ↓
I lettori di Jia Tolentino non hanno preso bene la sua collaborazione con Airbnb

Sia gli ammiratori che i detrattori sono rimasti molto delusi dalla sua decisione di lavorare con un'azienda come Airbnb.

Temu ha raddoppiato i guadagni in Europa nonostante una forza lavoro composta da otto dipendenti soltanto

Otto persone per gestire gli ordini, il servizio clienti, il sito, oltre alla parte burocratica, amministrativa e fiscale.

Luca Guadagnino ha rivelato i suoi quattro film preferiti di tutti i tempi nel nuovo episodio di Criterion Closet

Una classifica che comprende due film di culto abbastanza sconosciuti, un classico di Wong Kar-Wai e l'opera più controversa di Scorsese.

Una streamer ha partorito in diretta su Twitch e il Ceo di Twitch le ha scritto in chat durante la diretta per congratularsi con lei

Durante il parto, Fandy ha continuato a interagire con gli spettatori nella chat, parlando tra una contrazione e l'altra e facendo pure delle battute.

Secondo una ricerca, su TikTok per ogni contenuto pro Israele ce ne sono 17 pro Palestina

Lo si legge in un report di Cybersecurity for Democracy, che ha anche scoperto che i post a favore di Israele ricevono più visualizzazioni.

Se pensate che i prezzi di Temu siano folli, aspettate di vedere le sue pubblicità

Allucinanti ma efficaci, seguono uno schema narrativo che si ripete sempre uguale: i capi del sito di e-commerce subiscono aggressioni da parte di clienti disperati. Sembra assurdo ma evidentemente funziona.