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04:24 sabato 6 dicembre 2025
Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.
L’acquisizione di Warner Bros. da parte di Netflix sta mandando nel panico tutta l’industria dell’intrattenimento La geografia del cinema e dalla tv mondiale cambierà per sempre, dopo questo accordo da 83 miliardi di dollari.
Lily Allen distribuirà il suo nuovo album anche in delle chiavette usb a forma di plug anale Un riferimento a "Pussy Palace", canzone più chiacchierata di West End Girl, in cui racconta come ha scoperto i tradimenti dell'ex marito, l'attore David Harbour.
Dario Vitale lascia Versace, appena nove mesi dopo esserne diventato direttore creativo Era stato nominato chief creative officer del brand, appena acquisito dal gruppo Prada, a marzo di quest'anno.
L’unica tappa italiana del tour di Rosalìa sarà a Milano, il 25 marzo Sono uscite le date del tour di Lux: partirà il 16 marzo 2026 da Lione e si chiuderà il 3 settembre a Portorico.
Secondo una ricerca, l’inasprimento delle leggi sull’immigrazione in Europa sta facendo aumentare e arricchire i trafficanti di essere umani Il Mixed Migration Centre ha pubblicato un ampio studio in cui dimostra che le politiche anti immigrazione stanno solo aggravando il problema che avrebbero dovuto risolvere.

Netflix ha annunciato l’uscita di un documentario su Joan Didion

24 Agosto 2017

Mercoledì 23 agosto, Netflix ha annunciato l’uscita di due documentari letterari: il primo, disponibile sulla piattaforma a partire dal 27 ottobre, è incentrato su Joan Didion, l’ormai mitologica giornalista e scrittrice, che ha raccontato 50 anni di storia americana coi suoi personal essay. Si intitola Joan Didion: The Center Will Not Hold, ed è diretto da Griffin Dunne, attore di film di culto come Fuori Orario e Un lupo mannaro americano a Londra, oltre che della recente serie tv I Love Dick, e nipote della scrittrice (è il figlio di Dominick Dunne, noto giornalista che seguì per Vanity Fair il processo a O.J. Simpson, fratello del marito della Didion John Gregory, scomparso nel 2003).

Il documentario contiene un consistente patrimonio di filmati d’archivio ed è condotto da una lunga conversazione di Griffin con sua zia Joan, che ripercorre la vita personale e pubblica, dalle feste con Janis Joplin a una cena cucinata per una delle ragazze della famiglia Manson per un articolo.

Voyeur

Il secondo colpo del servizio di streaming  è la produzione di Curiosity documentario su un’altra grande icona del new journalism come Gay Talese, che uscirà alla fine dell’anno. Il film racconta la scrittura di Voyeur, ultimo libro di cui si è molto parlato, sia in senso positivo che negativo, e ricostruisce il rapporto dello scrittore con il complicato oggetto della sua indagine: un proprietario di motel che per molti anni spiò i suoi clienti catalogandone le abitudini sessuali.

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