Hype ↓
13:27 giovedì 6 novembre 2025
Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.
Nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni, il neosindaco di New York Zohran Mamdani ha sfidato Donald Trump Nelle prime dichiarazioni pubbliche e social, il neosindaco ha anche ribadito la promessa di ridisegnare NY a misura di migranti e lavoratori.
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms Shanghai, la prima serie tv di Wong Kar-wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.

C’è un negozio in Giappone in cui le commesse possono indossare una spilla che significa “ho il ciclo”

02 Dicembre 2019

Seiri-chan è un manga uscito nel 2017, una creatura antropomorfa con la forma di un cuore rosa e un cerotto sul naso che rappresenta il ciclo mestruale. Per questo nel grande magazzino Daimaru di Osaka, in Giappone, le dipendenti possono indossare (se lo desiderano) un badge raffigurante Seiri-chan, nota anche come Miss Period, per comunicare a tutti che hanno le loro cose. Le spillette sono state introdotte lo scorso ottobre su suggerimento dello stesso staff del negozio che, stando a quanto riporta Dazed & Confused, le ha ritenuti utili per incoraggiare l’empatia verso le ragazze che potrebbero aver bisogno di pause più lunghe, o di un maggior aiuto a spostare e sollevare la merce.

La misura sarebbe inoltre legata all’apertura di una nuova sezione del negozio dedicata al benessere delle donne e aperta a fine novembre, dove si possono trovare prodotti come coppette mestruali, lingerie, cosmetici e creme. Tuttavia, dopo aver annunciato ai media la nuova politica aziendale, sono stati in molti a giudicare l’iniziativa in maniera negativa. «Non volevamo che tutti fossero a conoscenza delle informazioni private delle nostre dipendenti, poiché l’intenzione era tutt’altra», ha dichiarato un portavoce dello store alla Bbc, mentre alcune donne del personale si sono dichiarate ben disposte ad accettare la nuova politica. In Giappone, infatti, l’argomento mestruazioni è ancora considerato un tabù: ecco perché personaggi come Miss Period  possono aiutare a eliminare l’imbarazzo intorno al tema.

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.