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I Talebani hanno fatto un assurdo video promozionale per invitare i turisti americani a fare le vacanze in Afghanistan Il video con la sua surreale ironia su ostaggi rapiti e kalashnikov, mira a proporre il paese come meta di un “turismo avventuroso”.
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.

Orientarsi a Nairobi: la mappa delle 130 linee d’autobus “privati”

25 Febbraio 2014

A Nairobi, la capitale del Kenya, non esiste una linea “ufficiale” di trasporti pubblici. C’è però il matatu, un groviglio di linee d’autobus gestiti da privati, diventato con gli anni il mezzo di trasporto di massa della città. La rete del matatu, non essendo controllata e gestita dall’alto, è un groviglio indecifrabile che rende praticamente impossibile orientarsi e muoversi da una parte e l’altra della città.

Per questo l’Universita di Nairobi, il Columbia University’s Center for Sustainable Urban Development , il MIT’s Civic Data Design LabGroupshot si sono uniti per raccogliere dati sulle 130 linee che compongono l’arazzo del matatu e creare una mappa ufficiale del trasporto pubblico della Capitale. Grazie all’incredibile lavoro svolto dal gruppo di università e aziende, ora almeno i cittadini di Nairobi sanno da dove parte una cerca linea e dove conclude la sua corsa. Non è poco.

«Ci sono centinaia di milioni, se non miliardi di dollari che vengono spesi nel settore trasporti in Africa», ha raccontato Jacqueline Klopp, ricercatrice della Columbia, al sito Fast Co.Exist, «com’è possibile monitorarli […] se non si hanno dati trasparenti? […] Recentemente Nairobi ha costruito una mega-autostrada a otto corsie senza aver pianificato in alcun modo il trasporto pubblico».

Il lavoro è appena cominciato e nei prossimi mesi lo studio dei dati permetterà di creare una mappa ancora più precisa e dettagliata. Ma il primo risultato è già ottimo, rivoluzionario per Nairobi. Potete scaricarlo da qui (o da qui in altissima definizione); se invece volete scaricarvi i dati per studiarveli e capire qualcosa in più sul trasporto della città africana, li trovate in questa pagina.

(via)

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