Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Orientarsi a Nairobi: la mappa delle 130 linee d’autobus “privati”


A Nairobi, la capitale del Kenya, non esiste una linea “ufficiale” di trasporti pubblici. C’è però il matatu, un groviglio di linee d’autobus gestiti da privati, diventato con gli anni il mezzo di trasporto di massa della città. La rete del matatu, non essendo controllata e gestita dall’alto, è un groviglio indecifrabile che rende praticamente impossibile orientarsi e muoversi da una parte e l’altra della città.
Per questo l’Universita di Nairobi, il Columbia University’s Center for Sustainable Urban Development , il MIT’s Civic Data Design Lab e Groupshot si sono uniti per raccogliere dati sulle 130 linee che compongono l’arazzo del matatu e creare una mappa ufficiale del trasporto pubblico della Capitale. Grazie all’incredibile lavoro svolto dal gruppo di università e aziende, ora almeno i cittadini di Nairobi sanno da dove parte una cerca linea e dove conclude la sua corsa. Non è poco.

«Ci sono centinaia di milioni, se non miliardi di dollari che vengono spesi nel settore trasporti in Africa», ha raccontato Jacqueline Klopp, ricercatrice della Columbia, al sito Fast Co.Exist, «com’è possibile monitorarli […] se non si hanno dati trasparenti? […] Recentemente Nairobi ha costruito una mega-autostrada a otto corsie senza aver pianificato in alcun modo il trasporto pubblico».
Il lavoro è appena cominciato e nei prossimi mesi lo studio dei dati permetterà di creare una mappa ancora più precisa e dettagliata. Ma il primo risultato è già ottimo, rivoluzionario per Nairobi. Potete scaricarlo da qui (o da qui in altissima definizione); se invece volete scaricarvi i dati per studiarveli e capire qualcosa in più sul trasporto della città africana, li trovate in questa pagina.
(via)

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