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05:17 mercoledì 5 novembre 2025
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms, la prima serie tv di Wong Kar-Wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.
La neo premio Nobel per la pace Maria Corina Machado ha detto che l’intervento militare è l’unico modo per mandare via Maduro La leader dell’opposizione venezuelana sembra così approvare l'iniziativa militare presa dall'amministrazione Trump.

Orientarsi a Nairobi: la mappa delle 130 linee d’autobus “privati”

25 Febbraio 2014

A Nairobi, la capitale del Kenya, non esiste una linea “ufficiale” di trasporti pubblici. C’è però il matatu, un groviglio di linee d’autobus gestiti da privati, diventato con gli anni il mezzo di trasporto di massa della città. La rete del matatu, non essendo controllata e gestita dall’alto, è un groviglio indecifrabile che rende praticamente impossibile orientarsi e muoversi da una parte e l’altra della città.

Per questo l’Universita di Nairobi, il Columbia University’s Center for Sustainable Urban Development , il MIT’s Civic Data Design LabGroupshot si sono uniti per raccogliere dati sulle 130 linee che compongono l’arazzo del matatu e creare una mappa ufficiale del trasporto pubblico della Capitale. Grazie all’incredibile lavoro svolto dal gruppo di università e aziende, ora almeno i cittadini di Nairobi sanno da dove parte una cerca linea e dove conclude la sua corsa. Non è poco.

«Ci sono centinaia di milioni, se non miliardi di dollari che vengono spesi nel settore trasporti in Africa», ha raccontato Jacqueline Klopp, ricercatrice della Columbia, al sito Fast Co.Exist, «com’è possibile monitorarli […] se non si hanno dati trasparenti? […] Recentemente Nairobi ha costruito una mega-autostrada a otto corsie senza aver pianificato in alcun modo il trasporto pubblico».

Il lavoro è appena cominciato e nei prossimi mesi lo studio dei dati permetterà di creare una mappa ancora più precisa e dettagliata. Ma il primo risultato è già ottimo, rivoluzionario per Nairobi. Potete scaricarlo da qui (o da qui in altissima definizione); se invece volete scaricarvi i dati per studiarveli e capire qualcosa in più sul trasporto della città africana, li trovate in questa pagina.

(via)

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