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15:38 venerdì 19 dicembre 2025
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.
Nobody’s Girl, il memoir di Virginia Giuffre sul caso Epstein, ha venduto un milione di copie in due mesi Il libro è già alla decima ristampa e più della metà delle vendite si è registrata in Nord America.
YouTube avrebbe speso più di un miliardo di dollari per i diritti di trasmissione degli Oscar Nessuna tv generalista è riuscita a superare l'offerta e quindi dal 2029 al 2033 la cerimonia verrà trasmessa in esclusiva su YouTube.

Moses Farrow ha di nuovo difeso suo padre, Woody Allen

24 Maggio 2018

Nuovo capitolo della saga relativa alle presunte molestie di Woody Allen ai danni della figlia Dylan (per chi avesse bisogno di un ripasso, Guia Soncini ne aveva tracciato gli sviluppi in questa ampia riflessione sul fenomeno #metoo). È ora il turno di Moses Farrow, il figlio adottivo di Allen, che ha sentito l’urgenza di esprimere più dettagliatamente che mai la sua versione dei fatti, a modo suo e senza mediazioni, pubblicando un post di circa 5000 parole dal titolo: “A Son Speaks Out”, in cui descrive con brutale chiarezza la situazione familiare in cui è cresciuto.

«Sono una persona molto riservata e per niente interessata all’attenzione pubblica», scrive Farrow. «Ma la natura fuorviante degli attacchi contro mio padre mi ha portato a sentire che non potevo più stare in silenzio, non mentre lui veniva accusato di un crimine che non ha mai commesso». Non è la prima volta che Moses accusa duramente la madre, Mia Farrow, secondo lui colpevole di abusi fisici e lavaggio del cervello ai danni dei figli (soprattutto Dylan, portata a convincersi di aver subito molestie dal padre).

«Vivere sotto il suo stesso tetto era impossibile se non facevi esattamente quello che ti era stato detto, non importa quanto la richiesta fosse assurda», scrive nel post. Accuse che approfondiscono le dichiarazioni già riportate nel libro di Eric Lax, Woody Allen dall’inizio alla finepubblicato in Italia da Utet lo scorso autunno, alle quali Mia Farrow aveva risposto: «Moses ha tagliato con tutta la sua famiglia, compresa l’ex-moglie, che lui ha abbandonato mentre era ancora incinta. È sconcertante quello che ha messo in piedi, forse per compiacere Woody».

Chissà come Mia reagirà a questo spietato resoconto. Moses è già pronto: «Immagino che il tuo prossimo passo sarà quello di lanciare una campagna per screditare le mie parole», scrive rivolgendosi alla madre. «È un fardello che sono disposto a sopportare».

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