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Miley Cyrus sta lavorando a un album di cover dei Metallica

Come sottolinea Thom Waite su Dazed & Confused, il 2020 è stato un anno molto buono per le cover: «Sarà la natura casuale della condivisione di brani nel live streaming di Instagram o un bisogno più profondo di trovare conforto in ciò che ci è familiare, ma negli ultimi mesi le cover sembrano essere fiorite». La bravissima Christine and the Queens ha rifatto Travis Scott, The Weeknd e Neil Young, James Blake ha rifatto Joni Mitchell, Frank Ocean, Radiohead, i Nirvana e altri. Ma è Miley Cyrus che, come sempre, quando si tratta di cover – ricordate la sua leggendaria versione di “Jolene” di Dolly Parton nelle Backyard Sessions del 2012? – è la migliore. Tra le sue cover più belle ricordiamo “Summertime Sadness” di Lana Del Rey (Bbc Live Lounge del 2013), “Don’t Dream It’s Over” con Ariana Grande (fondamentale il video del 2015 con le due cantanti in pigiama da topo e da unicorno, calzini rosa e pantofole pelose, accoccolate su un divano gonfiabile).

Il 6 ottobre è ufficialmente comparsa su Youtube la sua versione di “Heart Of Glass” di Blondie (Live from the iHeart Festival), mentre il 18 ottobre sono arrivate tante novità: una splendida cover di “Sweet Jane” dei Velvet Underground (nella colonna sonora di Natural Born Killers c’è invece la versione dei Cowboy Junkies del 1988) e la cover country di “Gimme More”, una delle ultime hit di Britney Spears. E poi “Zombie” dei Cranberries e “my future” di Billie Eilish. Alcune di queste cover faranno compagnia ai 12 inediti che compongono il suo nuovo album Plastic Hearts, in uscita venerdì 27 novembre (RCA Records).

Ma la sorpresa più grande deve ancora arrivare: come ha recentemente detto a Rick Owens nella loro chiacchierata su Interview, Miley Cyrus sta anche lavorando a un intero album di cover dei Metallica. La cantante è una grande fan della band – qui trovate una cover di “Nothing Else Matters” al Gastonbury del 2019 – e il gruppo metal ricambia: sentendola cantare “Two Drink Minimum’” e “Say Hello 2 Heaven” durante il concerto tributo per Chris Cornell dell’anno scorso, il batterista Lars Ulrich aveva espresso la sua immensa ammirazione per la popstar, definendo la sua performance «beyond ispiring».