Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
I meme devono molto del loro successo a Stephen Hillenburg, creatore di SpongeBob
Il New York Magazine sottolinea l’importanza di SpongeBob per la diffusione capillare dei meme sul web, rendendo così omaggio alla morte dell’inventore della celebre spugna gialla e cartoonist di talento Stephen Hillenburg (malato di Sla e scomparso lunedì). Si ricorda come, oltre a diventare un successo planetario seguito da un pubblico trasversale per età e gusti, SpongeBob SquarePants (questo il titolo originale della serie animata) sia stato negli anni una fonte pressoché inesauribile di meme: il magazine statunitense cita tra gli altri “Primitive Sponge”, “Squidward FOMO”, “Imagination Sponge” e “Tired Sponge”, ciascuno in grado di accompagnare efficacemente status di ogni tipo sui social network.
me after making a simple phone call pic.twitter.com/oCrbwG5psz
— N•IC•K (@touchnick) 27 marzo 2018
Quasi tutti i meme hanno per definizione un’esistenza effimera, al contrario di quelli ispirati al personaggio di casa Nickelodeon che, da quasi vent’anni, vengono utilizzati tanto dalle nuove generazioni quanto da appassionati più maturi. Le migliaia di immagini con protagonista SpongeBob hanno dunque giocato un ruolo fondamentale in quel mix di comunicazione online e cultura pop che è alla base dei meme. Hillenburg, conclude l’articolo, ha contribuito a fare di internet ciò che è oggi.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.