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12:15 domenica 21 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
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LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Massive Attack, Brian Eno, Fontaines D.C. e Kneecap hanno formato un’associazione per difendere gli artisti pro Palestina

L'obiettivo è difenderli dalle minacce e dalle cause legali, soprattutto le band e i musicisti più giovani.

18 Luglio 2025

Con un post su Instagram, i Massive Attack hanno annunciato la formazione di un’associazione che difenda gli artisti che si esprimono in difesa della Palestina dalle «campagne aggressive e vessatorie» dei sostenitori di Israele (nel post si fa diretto riferimento a UK Lawyers for Israel). Alla fondazione di questo “sindacato” hanno partecipato, assieme a loro, Brian Eno, i Fontaines D.C. e i Kneecap, tutti musicisti che negli scorsi mesi si sono pubblicamente ed esplicitamente espressi a favore della Palestina e contro Israele. L’obiettivo dei Massive Attack e di tutti quelli che decideranno di unirsi a loro in questa iniziativa è aiutare soprattutto i giovani musicisti e le giovani band «silenziate o minacciate» per le loro opinioni pro Palestina.

Il riferimento a UK Lawyers for Israel non è, ovviamente, casuale: è stata questa associazione a denunciare alle forze dell’ordine britanniche i Bob Vylain dopo il loro discussissimo concerto a Glastonbury (nella denuncia è finita di mezzo pure la Bbc, accusata di aver trasmesso il concerto nonostante l’emittente abbia poi ammesso di averlo fatto per sbaglio e abbia cancellato l’esibizione dai contenuti disponibili sulla sua piattaforma streaming). La stessa cosa era successa al cantante dei Kneecap, Mo Chara, accusato di sostegno a un’organizzazione terroristica per aver esposto la bandiera di Hezbollah durante un concerto: anche in quel caso, la denuncia l’aveva sporta UK Lawyers for Israel. Stando a quanto si legge sul Guardian, questi sono solo i due casi che la stessa UK Lawyers for Israel ha reso noti, ma fatti simili sarebbero avvenuti anche con altri musicisti pro Palestina.

I Massive Attack hanno invitato tutti gli artisti interessati a contattarli per esprimere una posizione collettiva, chiedere un immediato e definitivo cessate il fuoco, l’accesso illimitato a Gaza per tutte le associazioni umanitarie riconosciute e la fine della vendita di armi da parte delle industrie britanniche allo Stato di Israele. «Questa nostra iniziativa serve a esprimere solidarietà a tutti quegli artisti che vedono ogni giorno un genocidio passare sui loro schermi, ma sono spaventati all’idea di usare gli spazi a loro disposizione per esprimere l’orrore che provano davanti a tutto questo, e lo sono a causa del livello di censura esistente nella loro industria o portato da agenti esterni estremamente organizzati, che terrorizzano loro e il loro management con minacce legali aggressive. L’intenzione è chiara e ovvia: farli tacere».

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