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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Martin Scorsese è ancora arrabbiato con chi si è occupato dei colori di Taxi Driver

17 Giugno 2021

Nonostante Taxi Driver sia riconosciuto come uno dei film migliori non solo di Martin Scorsese, ma della cinematografia di tutti i tempi, il regista stesso eviterebbe di guardarlo praticamente sin dalla sua uscita. Scorsese è ancora arrabbiato. C’è una cosa che proprio non gli è andata giù e che, secondo lui, avrebbe rovinato per sempre un capolavoro con Jodie Foster e Robert De Niro. Quella “cosa”, sarebbe il colore rosso su cui vira il film in alcune scene, soprattutto in quelle in strada la notte e quelle finali della follia omicida di Travis. Ma a rivelarlo non è stato il regista, bensì la sua cara amica Fran Lebowitz, che in un’intervista col Los Angeles Times ha spiegato che, durante le riprese del documentario Netflix Fran Lebowitz: una vita a New York, Scorsese (lei lo chiama “Marty”) chiacchierando, si sarebbe lamentato ripetutamente con lei della resa coloristica del suo film.

«La parte che richiede molto tempo, con Marty, è il montaggio perché Marty non sente mai di aver finito. Vi garantisco che se non glielo avessero portato via, starebbe ancora montando Taxi Driver. È ancora arrabbiato. Mi ha detto numerose volte: “Sai cosa distrugge Taxi Driver? Il colore rosso. Lo studio adesso non mi darebbe mai abbastanza soldi per correggere quel colore, ed è per questo che resterà un film rovinato”», ha detto Lebowitz durante l’intervista, «Io gli rispondo sempre: “Sai cosa c’è che non va in Taxi Driver, Marty? Niente”». Come ricorda IndieWire, nonostante l’idiosincrasia di Scorsese per il colore rosso, Taxi Driver ha vinto la Palma d’oro al Cannes Film Festival nel 1976 ed è forse una delle opere cinematografiche più famose e viste di sempre. Lo stesso Robert De Niro ha sognato a lungo un sequel perché trovava il personaggio di Travis Bickle davvero interessante, ma Scorsese e lo sceneggiatore Paul Schrader non hanno mai dato seguito al progetto. Considerando la tecnica del ringiovanimento utilizzata sugli attori nell’ultimo film di Scorsese, The Irishman, forse possiamo ancora permetterci di sperare.

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