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11:16 mercoledì 5 novembre 2025
Nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni, il neosindaco di New York Zohran Mamdani ha sfidato Donald Trump Nelle prime dichiarazioni pubbliche e social, il neosindaco ha anche ribadito la promessa di ridisegnare NY a misura di migranti e lavoratori.
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms, la prima serie tv di Wong Kar-Wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.

A Maiorca quest’anno ci sono molti meno turisti a causa delle proteste contro l’overtourism

Addirittura il 40 per cento in meno rispetto al 2024, secondo gli allarmatissimi balneari, ristoratori e albergatori locali.

21 Agosto 2025

È un discorso che abbiamo fatto per settimane anche in Italia, quest’estate: ci sono meno turisti del solito, dicono i balneari, i ristoratori, gli albergatori. Si prospettano gemellaggi con i balneari, i ristoratori, gli albergatori maiorchini, che si lamentano anche loro per la stessa ragione: secondo quanto riporta Far Out, che riprende un articolo del Majorca Daily Bulletin, quest’anno a Maiorca si è registrato una diminuzione dei flussi turistici addirittura del 40 per cento rispetto all’anno precedente (i dati disponibili si fermano a luglio, magari ad agosto scopriremo che c’è stata una clamorosa rimonta). Perché? Anche qui, il discorso in Spagna assomiglia molto a quello italiano: c’è chi dice, comprensibilmente, che ormai costa tutto troppo mentre gli stipendi restano sempre uguali, cioè bassi, e quindi in vacanza non si va perché non ci si può andare. A Maiorca, però, c’è anche chi dice che questa “crisi” del turismo locale è dovuta alle tante, rumorose, partecipatissime proteste contro l’overtourism degli ultimi anni.

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A mancare sarebbero soprattutto i turisti stranieri e in particolare gli inglesi e i tedeschi, si legge sempre nell’articolo del Majorca Daily Bulletin. Una mancanza tanto grave che l’associazione dei ristoratori maiorchini ha diffuso un comunicato stampa per spiegare che, se le cose dovessero confermarsi queste anche ad agosto, molte aziende del settore e anche di quello alberghiero saranno costrette a chiudere. Catastrofe nella catastrofe, nel comunicato si legge anche che le cose a Maiorca quest’anno vanno così male che i dipendenti degli alberghi hanno potuto addirittura usufruire dei giorni di ferie, fatto mai visto prima, figuriamoci nel pieno dell’alta stagione. Altro fatto gravissimo, a detta dei ristoratori maiorchini, è il fatto che quest’anno sui trasporti pubblici si sta comodi, non sono pieni zeppi come di solito sono a luglio e ad agosto. Senza parlare dei sentieri per le escursioni: quest’anno ci si riesce addirittura a camminare tranquilli, tanto poche sono le persone che vanno a fare passeggiate.

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Che tutto questo possa essere merito esclusivamente delle proteste contro l’overtourism è difficile dirlo. Ma se fosse anche solo in parte merito di quelle iniziative, lo si potrebbe definire il primo, importante successo di questo movimento (di cui abbiamo parlato ampiamente nell’ultimo numero di Rivista Studio, “Gran Turismo”) che in Spagna ha il suo quartier generale.

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