Armati di pistole ad acqua, trolley e santini, i manifestanti sono scesi in piazza per tutto il fine settimana appena trascorso.
A Maiorca quest’anno ci sono molti meno turisti a causa delle proteste contro l’overtourism
Addirittura il 40 per cento in meno rispetto al 2024, secondo gli allarmatissimi balneari, ristoratori e albergatori locali.

È un discorso che abbiamo fatto per settimane anche in Italia, quest’estate: ci sono meno turisti del solito, dicono i balneari, i ristoratori, gli albergatori. Si prospettano gemellaggi con i balneari, i ristoratori, gli albergatori maiorchini, che si lamentano anche loro per la stessa ragione: secondo quanto riporta Far Out, che riprende un articolo del Majorca Daily Bulletin, quest’anno a Maiorca si è registrato una diminuzione dei flussi turistici addirittura del 40 per cento rispetto all’anno precedente (i dati disponibili si fermano a luglio, magari ad agosto scopriremo che c’è stata una clamorosa rimonta). Perché? Anche qui, il discorso in Spagna assomiglia molto a quello italiano: c’è chi dice, comprensibilmente, che ormai costa tutto troppo mentre gli stipendi restano sempre uguali, cioè bassi, e quindi in vacanza non si va perché non ci si può andare. A Maiorca, però, c’è anche chi dice che questa “crisi” del turismo locale è dovuta alle tante, rumorose, partecipatissime proteste contro l’overtourism degli ultimi anni.
A mancare sarebbero soprattutto i turisti stranieri e in particolare gli inglesi e i tedeschi, si legge sempre nell’articolo del Majorca Daily Bulletin. Una mancanza tanto grave che l’associazione dei ristoratori maiorchini ha diffuso un comunicato stampa per spiegare che, se le cose dovessero confermarsi queste anche ad agosto, molte aziende del settore e anche di quello alberghiero saranno costrette a chiudere. Catastrofe nella catastrofe, nel comunicato si legge anche che le cose a Maiorca quest’anno vanno così male che i dipendenti degli alberghi hanno potuto addirittura usufruire dei giorni di ferie, fatto mai visto prima, figuriamoci nel pieno dell’alta stagione. Altro fatto gravissimo, a detta dei ristoratori maiorchini, è il fatto che quest’anno sui trasporti pubblici si sta comodi, non sono pieni zeppi come di solito sono a luglio e ad agosto. Senza parlare dei sentieri per le escursioni: quest’anno ci si riesce addirittura a camminare tranquilli, tanto poche sono le persone che vanno a fare passeggiate.
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Che tutto questo possa essere merito esclusivamente delle proteste contro l’overtourism è difficile dirlo. Ma se fosse anche solo in parte merito di quelle iniziative, lo si potrebbe definire il primo, importante successo di questo movimento (di cui abbiamo parlato ampiamente nell’ultimo numero di Rivista Studio, “Gran Turismo”) che in Spagna ha il suo quartier generale.