Hype ↓
11:02 venerdì 16 maggio 2025

Si possono prevenire i suicidi nelle stazioni ferroviarie usando luci blu?

25 Gennaio 2019

Dopo l’uscita, nel 2013, di un report secondo cui le luci blu nelle stazioni ferroviarie potevano prevenire i suicidi, le lampade di questo colore si sono diffuse soprattutto in Giappone. Citando altre ricerche, la Bbc ha tuttavia scoperto che alcuni elementi dello studio erano stati «leggermente distorti». L’emittente spiega come nel paese asiatico tutto fosse iniziato negli anni Zero, quando alcune compagnie ferroviarie avevano installato luci blu lungo le banchine, con l’obiettivo di dissuadere alcuni passeggeri dal gettarsi sotto i convogli; l’ispirazione veniva dal “nudge”, ossia tecniche per influenzare i comportamenti umani, secondo cui le persone in stato di stress riuscivano a rilassarsi più velocemente se sdraiate in una stanza illuminata di blu. La professoressa della Waseda University Michiko Ueda aveva poi analizzato i dati dei suicidi nell’arco di un decennio, evidenziandone una diminuzione fino all’84% in relazione alle luci blu.

Un altro accademico, Masao Ichikawa, era arrivato invece a conclusioni diverse, considerando in primis che durante il giorno l’efficacia dell’illuminazione diminuisce oppure è nulla, dunque andrebbe fatta una distinzione di orario; inoltre, calcolando l’intervallo di confidenza dell’analisi (14-97%), aveva definito le conclusioni della collega «statisticamente instabili». Il professore sostiene d’altra parte che, nonostante i costi maggiori, la predisposizione di barriere apposite agli ingressi sarebbe molto più utile delle lampade blu. La stessa Ueda, contattata ormai da numerose aziende ferroviarie interessate al metodo nudge, se messa di fronte all’alternativa afferma di preferire le barriere, mentre riguardo l’illuminazione suggerisce che, indipendentemente dalle cifre, questa potrebbe aver aiutato le persone ad acquisire maggiore consapevolezza del problema. L’esperto di design Stephen Westland si mostra invece più scettico sull’impatto psichico delle luci, dal momento che le misurazioni sia comportamentali sia neurologiche non riscontrano effetti capaci di modificare i comportamenti. Quasi tutti, in definitiva, concordano nell’indicare le barriere d’ingresso quale soluzione più adatta.

Articoli Suggeriti
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Leggi anche ↓
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Le scorie del dibattito sul nucleare italiano

Tra ministri dalle idee non chiarissime, popolari pagine Facebook e cartoni animati virali su YouTube, la discussione sull'atomo in Italia è una delle più surreali degli ultimi anni.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.