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Sarkozy è stato in carcere solo 20 giorni ma dall’esperienza è riuscito comunque a trarre un memoir di 216 pagine Il libro dell’ex presidente francese sulla sua carcerazione lampo a La Santé ha già trovato un editore e verrà presto pubblicato.
Nel primo teaser del nuovo Scrubs c’è la reunion di (quasi) tutto il cast originale J.D., Turk, Elliot e anche il dottor Cox al Sacro cuore dopo 15 anni, invecchiati e alle prese con una nuova generazione di medici. Ma c'è una grave assenza che i fan stanno già sottolineando.
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.
È morto Jimmy Cliff, l’uomo che ha fatto scoprire il reggae al mondo Aveva 81 anni e senza di lui non sarebbe esistito il reggae per come lo conosciamo oggi. Anche Bob Marley deve a lui il suo successo.
Gli elettori di Ompundja, Namibia, sono così contenti del consigliere regionale Adolf Hitler Uunona che lo rieleggeranno Si vota il 26 novembre e il politico dallo sfortunato nome è praticamente certo di essere rieletto nel consiglio regionale dell'Oshana.

L’invenzione della bellezza

Tomorrow Is Another Day è un’agenzia che sta cambiando l’estetica e i canoni della moda maschile. Abbiamo parlato con la fondatrice.

21 Dicembre 2015

Tomorrow Is Another Day è un’agenzia di modelli, prevalentemente maschili, fondata da Eva Gödel nel 2010. L’agenzia è diventata famosa assicurandosi un posto tra le agenzie di modelli più richiesta del momento grazie allo scouting di ragazzi con volti particolari, incontrati per le strade di Colonia e accomunati da un’estetica diversa, influenzata dalle collezioni di Raf Simons e dalle immagini di Larry Clark. Abbiamo chiesto a Eva Gödel come si fonda un’agenzia di successo e come sono cambiati i canoni dell’estetica maschile nel mondo della moda.

Valentina De Zanche: Da dove viene l’idea di fondare Tomorrow Is Another Day?

Eva Gödel: Ho studiato graphic design con Bazon Brock e Uwe Loesch e come tesi finale di laurea ho proposto un piano per l’apertura di un’agenzia. Al tempo non pensavo potesse essere una vera attività, erano soltanto i miei compiti per la laurea. I primi che hanno usato dei miei modelli sono stati degli amici artisti, come Rosemarie Trockel, con la quale lavoro ancora oggi per i casting dei suoi film e per le sue produzioni fotografiche. Dopo aver messo online il sito e aver invitato un po’ di ragazzi all’agenzia, ho scritto a due dei miei designer preferiti, Raf Simons e Stephan Schneider, così quasi per gioco, e loro mi hanno risposto subito, ho noleggiato un minibus e ho portato i primi sette ragazzi da loro per una sfilata. In quei primi mesi ho imparato moltissimo, dal portamento adeguato per le sfilate alle caratteristiche che deve avere un fisico maschile affinché gli stiano bene i vestiti. Dopo aver lavorato con Raf Simons, Stephan Schneider e Rick Owens, molti più clienti mi hanno di collaborare, e così l’agenzia è diventata per me un vero e proprio lavoro.

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VDZ: La tua agenzia sta svolgendo un ruolo significativo nel cambiare l’estetica e i canoni di bellezza della moda maschile degli ultimi anni, chi ti ha ispirato nelle tue scelte?

EG: L’arte, la musica e i film sono gli ambiti da cui traggo più ispirazione. Nel 1992 Gisela Capitain espose per la prima volta le fotografie di Larry Clark al Museo Ludwig. Avevo 16 anni al tempo ed è stata una delle mie più grandi ispirazioni per il mio sviluppo creativo. Probabilmente la cosa che più mi aiuta è il mio interesse verso le persone, mi piace guardare la gente, starei ferma in una via trafficata per ore e ore a fissare le persone che mi passano davanti senza mai stancarmi. Le persone per me sono sempre state una fonte d’ispirazione, mi piace scovare lo straordinario nell’ordinario. Il lavoro di scouting mi viene naturale.

VDZ: Mi piace molto il design del vostro sito, presenta in modo quasi clinico i modelli, tutti nella stessa posizione, senza styling, con lo stesso sfondo chiaro e lo sguardo diretto verso l’osservatore.

EG: L’idea del design viene appunto dal mio progetto di laurea. Lavoravo già allo studio di grafica “Chewing the sun” con due soci, con la quale ho potuto studiare il design del sito e l’immagine coordinata in totale libertà creativa. Mi sono messa nei panni di un fotografo o di uno stylist e ho strutturato il sito affinché fosse il più facile e diretto per la selezione dei modelli.

Schermata 12-2457378 alle 12.46.22VDZ: Personalmente i modelli che trovo più affascinanti sono quelli che sembrano non accorgersi della loro bellezza, non hanno vanità, caratteristiche che vanno contro l’immaginario comune sui modelli. Come scegli e ti presenti ai ragazzi che incontri casualmente e che rapporto instauri con loro?

EG: La maggior parte delle volte li vedo per strada, spiego il mio lavoro e racconto dell’agenzia. Quasi tutti i ragazzi che scelgo non si considerano dei modelli e sono sempre sorpresi quando li invito in agenzia. Mi piace questa nonchalance nei ragazzi e mi piace l’idea di una bellezza in continua trasformazione, per questo sono interessata soprattutto ai ragazzi più giovani, mi affascina la transitorietà della bellezza. Tengo molto ai ragazzi dell’agenzia, sono spesso ancora inesperti e scelgo con attenzione gli incontri che faranno per mezzo dell’agenzia in quanto avranno un forte impatto nella crescita personale. Molti ragazzi hanno viaggiato per la prima volta grazie all’agenzia e non hanno mai lavorato con un team di professionisti. Dico sempre ai ragazzi di considerare la loro esperienza di modelli come un’occasione per lavorare con persone straordinarie, il designer, il fotografo, lo stylist, il truccatore, gli assistenti, tutti professionisti che danno il massimo affinché il lavoro abbia il miglior risultato possibile, e anche il modello fa parte di tutto questo. Sono orgogliosa del fatto che i nostri clienti sono tra i migliori nel loro campo e dico ai ragazzi che, se anche non sono affatto interessati al mondo della moda, lavoreranno con delle personalità di grande successo da cui possono imparare a prescindere dal lavoro che vorranno fare.

VDZ: Credi che sia sbagliato avere degli stereotipi di bellezza? Andare contro lo stereotipo del momento, per creare una nuova idea di bellezza, non vuol dire creare un altro stereotipo?

Non mi dispiacciono gli stereotipi. Ciò che non veniva considerato “bello” può improvvisamente diventare commerciale e trasformarsi in una bellezza comune. Fortunatamente ci sono sempre nuove personalità da scoprire. La cultura giovanile sarà sempre interessante e portatrice di nuove forme estetiche anche se si rifà alle mode e ai trend già passati.

VDZ: È più complicato avere un’agenzia di modelli in una città come Colonia che non è una delle capitali della moda come Londra, New York, Parigi o Milano?

EG: Non credo sia necessario vivere permanentemente in una di queste città. Viaggio moltissimo ma sono sempre felice di tornare a casa. Inoltre  Colonia è molto centrale e ben collegata con Parigi, Londra e New York. Quasi tutti i nostri ragazzi lavorano all’agenzia part time, la maggior parte studia ancora o lavora e noi organizziamo i loro viaggi con destinazioni in tutto il mondo da qui.

VDZ: Qual è l’aspetto che preferisci del tuo lavoro?

EG: Amo il momento in cui fotografo per la prima volta nel mio studio un ragazzo incontrato casualmente per strada. Se vedo che è molto fotogenico, e anche se nervoso, totalmente a suo agio con se stesso, posso già immaginare con quale cliente può lavorare. È sempre gratificante quando alla fine vedi che tutto si incastra perfettamente: la collezione, lo styling, il casting. Dico sempre ai ragazzi di prestare attenzione a quel sentimento di realizzazione nell’essere stati una piccola parte di un team eccezionale.

VDZ: Cosa staresti facendo se non avessi fondato Tomorrow Is Another Day?

EG: Probabilmente sarei un art director, una curatrice in un museo o avrei aperto una galleria d’arte.

VDZ: Chi sono i designer da cui trai ispirazione?

EG: Raf Simons, Miuccia Prada, Phoebe Philo sono i designer che preferisco, ma in realtà spesso traggo maggior ispirazione dall’arte moderna e dalla fotografia più che dal mondo della moda.

VDZ: Se potessi scegliere qualsiasi fotografo, chi vorresti che scattasse un tuo ritratto?

EG: Willy Vanderperre o Collier Schorr.

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Tutte le immagini sono prese da www.tomorrowisanotherday.de, a parte il ritratto di Eva Gödel (Joachim Mueller Ruchholtz).
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