Il 2024 è stato un anno pessimo e il 2025, a causa dei dazi, si preannuncia persino peggiore.
Su Instagram si può ancora fare un po' di ricerca di cose utili, e quindi ecco qui una lista di profili in cui trovare ispirazione e belle cose da comprare, utili anche per orientarsi alla Design Week.
Scelte dalla redazione di Rivista Studio tra le moltissime di questo soleggiato Fuorisalone.
Nome provvisorio: Vape-a-gotchi.
È un mestiere che cambia le abitudini, le giornate, il corpo. Può essere una delle peggiori forme di sfruttamento. Ma fatto nelle giuste condizioni, è un lavoro di cura che sa rivelarsi appagante.
Arredare e vestirsi nei toni del crema e del nocciola chiaro potrebbe sembrare soltanto un trend ma in realtà rispecchia l'intenzione di chiudersi in un'esistenza-bolla che rifiuta il caos.
E sarebbe un altro bel problema per Tesla, che continua a perdere valore.
Timothée Chalamet, Jacob Elordi, Harry Styles, Justin Bieber, Pedro Pascal, Asap Rocky, Dev Patel, Shawn Mendes, Austin Butler, Jude Law e persino Olly: le celebrity ci stanno mandando un messaggio chiaro, il 2025 è l'anno del baffo.
La rete ferroviaria è piena di problemi, ma l'Italia è un Paese di viaggiatori in treno. Lo dicono i numeri, i libri, le canzoni.
Le offerte lampo sono i nostri terapeuti, lo “shopping catastrofico” è la cura prescritta, che si nutre della nostra vulnerabilità.
Tra chi si riprende sulle piste e chi ostenta una settimana bianca sempre più affollata e rumorosa, la montagna è diventata il nuovo territorio di confine dove si consuma lo scontro di classe, almeno sui social. Ma è davvero così?
L’ennesimo caso di copia virale di una delle borse più famose al mondo ci racconta lo stato della moda oggi.
Sono tutte in America del Sud e in Asia, mentre in Europa il problema è la Svizzera.