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13:11 lunedì 20 ottobre 2025
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".
È morto Paul Daniel “Ace” Frehley, il fondatore e primo chitarrista dei KISS Spaceman, l'altro nome con cui era conosciuto, aveva 74 anni e fino all'ultimo ha continuato a suonare dal vivo.
Dell’attentato a Sigfrido Ranucci sta parlando molto anche la stampa estera La notizia è stata ripresa e approfondita da Le Monde, il New York Times, il Washington Post, Euronews e l’agenzia di stampa Reuters.
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.

Uno studio ha scoperto che la Statua del leone di piazza San Marco a Venezia viene dalla Cina

E a portarla in città sarebbero stati il padre e lo zio di Marco Polo, come "souvenir".

04 Settembre 2025

Dalle rive del fiume Azzurro, lungo la Via della Seta, fino a piazza San Marco a Venezia grazie al padre e allo zio di Marco Polo: secondo una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova, l’origine del simbolo di Venezia, la statua del leone di San Marco, sarebbe piuttosto cosmopolita e avventurosa. Nella ricerca – che verrà pubblicata prossimamente sulla rivista scientifica Antiquity – si legge che attraverso l’analisi geochimica di campioni di piombo prelevati dalla statua gli studiosi sono riusciti a scrivere almeno una parte della sua biografia.

Come spiega Angela Giuffrida sul Guardian, l’analisi degli isotopi del piombo permette di risalire, con una sufficiente sicurezza, al luogo in cui i metalli sono stati trovati e raccolti. Utilizzando questo metodo di analisi, gli scienziati hanno scoperto che il bronzo usato nella realizzazione della statua del leone è originario, appunto, del fiume Azzurro, in Cina. Ma non c’è solo questa prova a sostegno della tesi dei ricercatori dell’università di Pavia. Un’altra è la somiglianza tra i leone di Venezia e una statua molto simile che sarebbe stata posta a guardia di una tomba durante la Dinastia Tang, cioè approssimativamente tra il 618 e il 907 aC. Sarebbero stati Niccolò e Maffeo Polo, padre e zio di Marco, a portarlo a Venezia come “souvenir” di una visita a Khanbaliq, il nome con cui all’epoca era chiamata l’attuale Pechino. Una volta arrivato a Venezia, il leone sarebbe stato modificato per assomigliare di più al simbolo della città.

All’inizio, infatti, la statua sarebbe stata abbastanza diversa da come è ora. La principale differenza sarebbe stato un paio di corna che spuntavano dalla fronte del leone e che lo avrebbero reso molto simile allo zhènmùshòu, il leone guardiano dei sepolcri durante la dinastia Tang. E poi, anche le orecchie sarebbero state diverse, all’inizio: più lunghe, in particolare, e accorciate in seguito per trasformare lo zhènmùshòu nel leone di San Marco.

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