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03:33 lunedì 5 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Un documentario presentato a Venezia rivela che Leni Riefensthal fu testimone del massacro degli ebrei

28 Agosto 2024

Apre oggi, e durerà fino al 7 settembre, la 81esima della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Ai film da tenere d’occhio (che avevamo elencato qui), si aggiunge il nuovo documentario sulla regista Leni Riefenstahl. Come ha raccontato il Guardian, si tratta di un’opera importantissima perché fornisce nuove informazioni sulla regista prediletta dei nazisti. Nonostante Riefenstahl abbia negato fino alla morte, avvenuta a 101 anni nel 2003, di essere al corrente di quello che stava combinando il suo amico Adolf Hitler, il film la accusa di essere stata una testimone diretta dei crimini nazisti e di aver molto probabilmente contribuito a uno di essi. Scritto e diretto da Andres Veiel, il documentario è il primo ad aver avuto pieno accesso all’intero archivio Riefenstahl.

Dal film emerge che la regista seguì Hitler in Polonia allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel settembre del 1939, dove assistette alle atrocità perpetrate a Końskie. Non solo: una lettera del 1952 trovata nella sua tenuta sembra rivelare che Riefenstahl sarebbe addirittura stata indirettamente responsabile di diverse morti: scritta da un ufficiale di grado inferiore al suo ex marito Peter Jacob, un maggiore dell’ala paramilitare del partito nazista, fa riferimento a un rapporto dell’esercito e afferma che Riefenstahl, «prima di girare una scena sul mercato», avrebbe richiesto che gli ebrei venissero «rimossi» da lì. Un’indicazione che si realizzò nel massacro degli ebrei polacchi presenti sul posto.

Il documentario attinge a circa 30 ore di registrazioni su cassetta di conversazioni telefoniche con vari ex nazisti che, tra le altre cose, rivelano quanto questi criminali se la siano passata benissimo dopo la guerra, conducendo vite agiate, spensierate e serene. Le registrazioni accompagnano alcune delle centinaia di ore di filmati casalinghi girati dal compagno di Riefenstahl, Horst Kettner, della vita domestica nella loro idilliaca villa sul lago a Pöcking, a sud-ovest di Monaco.

Il film racconta anche come la regista, nella seconda fase della sua vita, sia stata ammirata ed elogiata, in particolare dopo essere apparsa in un talk show notturno del 1976, insieme a un ex membro del movimento di resistenza antinazista dei lavoratori, Elfriede Kretschmer. Riefenstahl venne applaudita dopo aver parlato dello shock provato nel venire a conoscenza, solo dopo la guerra, delle atrocità commesse dai nazisti. E poi episodi nella vita di Riefenstahl che sottolineano il suo disprezzo per le persone le cui condizioni fisiche non erano all’altezza degli ideali nazisti di forza e bellezza che aveva sostenuto in film come Il trionfo della volontà. Willy Zielke, un celebre regista a cui aveva commissionato di girare il prologo del suo film Olympia, che documentava le Olimpiadi di Berlino del 1936, fu ricoverato in un reparto psichiatrico per esaurimento e psicosi alla fine del progetto. Successivamente fu sterilizzato forzatamente in linea con la legge nazista nel 1937. Nonostante fosse a conoscenza della sua situazione, Riefenstahl non fece nulla per evitare che succedesse.

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