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I Talebani hanno fatto un assurdo video promozionale per invitare i turisti americani a fare le vacanze in Afghanistan Il video con la sua surreale ironia su ostaggi rapiti e kalashnikov, mira a proporre il paese come meta di un “turismo avventuroso”.
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.

Come, tecnicamente, Marine Le Pen potrebbe vincere

04 Maggio 2017

Domenica 7 maggio la Francia eleggerà un nuovo presidente: gli elettori sono chiamati a scegliere tra Emmanuel Macron, liberale europeista di centro-sinistra, e la leader del partito di destra nazionalista, il Front National, Marine Le Pen. Al primo turno Macron aveva superato l’avversaria di qualche punto percentuale, ottenendo il 24 per cento delle preferenze contro il 21,3 di Le Pen. Dunque molti analisti lo danni per favorito al voto di domenica, anche perché si prevede un fenomeno già sperimentato nella politica francese, per via della cosiddetta “alleanza repubblicana”, di convergenza di tutte le forze democratiche contro il Front National: il partito socialista e i conservatori di les Républicains hanno già dato indicazione di votare Macron, mentre il candidato della sinistra più radicale, Jean-Luc Mélenchon, si è astenuto dal dare indicazioni (però, secondo alcune rilevazioni, potrebbe optare per Le Pen al secondo turno ben il 28 per cento di chi ha votato la destra repubblicana al primo e il 17 per cento di chi ha votato Mélenchon).

France Honours Attack Victims As The Nation Mourns

Attualmente i sondaggi danno il candidato progressista in netto vantaggio: Le Figaro, per esempio, attribuisce a Macron il 60 per cento delle preferenze e il 40 per cento a Le Pen. Tuttavia, tecnicamente, il Front National può ancora vincere. Lo scienziato francese Serge Galam, docente di fisica a Sciences Po che però si è già occupato di sondaggi (si fece un discreto nome, lo scorso anno, per avere predetto l’elezione di Trump) si è fatto un po’ di conti e ha pubblicato le sue conclusioni su Quartz. Secondo i suoi calcoli, il rischio principale, per Macron, sta nell’astensione. In uno scenario di astensione alta e più diffusa tra gli elettori di centro-sinistra, infatti, Le Pen avrebbe i numeri per andare all’Eliseo.

Galam fa un esempio, partendo da un sondaggio che dà Macron al 58 per cento e Le Pen al 42: «Se il 90 per cento di quelli che dichiarano che voteranno per lei la votassero veramente, lei otterrebbe più del 50 per cento dei voti, nel caso in cui la partecipazione a favore di Macron scendesse sotto il 65,17 per cento». In uno scenario in cui i sondaggi dovessero dare Macron al 55 e Le Pen al 45, basterebbe che la partecipazione degli elettori del Front National sia all’85 per cento e quella dei moderati al 69,55, per permettere all’estrema destra di vincere le elezioni. Le stime dello studioso si basano soprattutto su un’analisi dell’astensione, che è, come spiega, uno dei fattori più difficili da prevedere, visto che si tratta spesso di un comportamento «inconfessato».

Nell’immagine in testata: Il dibattito televisivo tra Macron e Le Pen, 3 maggio 2017 (Eric Feferberg/AFP/Getty Images)
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